La società calcistica Vis Pesaro 1898 ha annunciato il reintegro del proprio direttore Michele Menga, sospeso in seguito alle accuse emerse durante una trasmissione del programma televisivo "Le Iene". La decisione, che entrerà in vigore dal 14 giugno 2025, arriva dopo un'approfondita verifica interna condotta dalla dirigenza del club marchigiano.

L'inchiesta societaria, svolta con il supporto dell'Organismo di Vigilanza della società, non ha portato alla luce alcun elemento probatorio che potesse confermare le imputazioni sollevate nei confronti del dirigente. L'assenza di riscontri oggettivi ha spinto la proprietà a riconsiderare la posizione di Menga, inizialmente allontanato come misura cautelativa.

La comunicazione ufficiale del club sottolinea come la scelta del reintegro si fondi su due pilastri fondamentali: la stima personale nei confronti del direttore e il rispetto del principio giuridico della presunzione di innocenza. Tale approccio evidenzia la volontà della società di non cedere alle pressioni mediatiche, mantenendo invece una linea di condotta basata sui fatti concreti piuttosto che sulle speculazioni.

La dirigenza della Vis Pesaro ha tuttavia mantenuto una posizione di cautela, specificando che l'eventuale emergere di nuovi elementi significativi da parte delle autorità competenti comporterebbe un'immediata revisione della decisione presa. In tal caso, la società si è impegnata ad adottare "con assoluta immediatezza le misure più opportune a tutela della propria onorabilità".

Il caso rappresenta un esempio emblematico della delicata gestione delle crisi reputazionali nel mondo sportivo, dove le società devono bilanciare la necessità di tutelare la propria immagine con il rispetto dei diritti individuali dei propri collaboratori. La vicenda evidenzia inoltre l'importanza di condurre verifiche approfondite prima di assumere decisioni definitive, evitando reazioni impulsive che potrebbero rivelarsi ingiustificate.

Il programma "Le Iene" aveva sollevato specifiche questioni riguardanti l'operato del direttore, innescando un dibattito che aveva portato la società a prendere le distanze temporaneamente dal proprio dirigente. Tuttavia, l'analisi dettagliata condotta internamente ha evidenziato l'assenza di fondamenti concreti per tali accuse.

La posizione assunta dalla Vis Pesaro riflette un approccio equilibrato nella gestione delle controversie, privilegiando l'analisi approfondita dei fatti rispetto alle reazioni immediate. La società ha dimostrato di saper resistere alle pressioni esterne, mantenendo un atteggiamento responsabile e professionale nella tutela dei propri collaboratori.

Il reintegro di Michele Menga segna quindi la chiusura di una fase particolarmente delicata per il club pesarese, che può ora concentrarsi nuovamente sulle proprie attività sportive e organizzative. La vicenda costituisce un precedente significativo per il modo in cui le società sportive possono affrontare situazioni analoghe, bilanciando trasparenza e garanzie procedurali.

La decisione della Vis Pesaro 1898 conferma l'importanza di mantenere processi decisionali rigorosi anche in presenza di forte pressione mediatica, dimostrando come la verifica accurata dei fatti rimanga il criterio fondamentale per assumere scelte di tale rilevanza nel contesto sportivo e aziendale.

Sezione: Serie C / Data: Ven 13 giugno 2025 alle 19:00
Autore: Michele Caffarelli
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