Botta e risposta tra Cavarzano e Belluno. La società gialloblù replica con una nota ufficiale al comunicato del Cavarzano, comunicato che di seguito riportiamo.
In seguito al comunicato stampa della società A.S.D. Cavarzano Oltrardo del 26 aprile 2018 ci vediamo costretti a ribattere punto su punto all’ennesimo tentativo di gettare fango e mettere in cattiva luce la nostra Società e i nostri tesserati. Lo facciamo malvolentieri, ma il rischio è che una bugia ripetuta in continuazione diventi una verità agli occhi della gente.
Ribadiamo, per chi facesse finta di non capirlo, che la porta mobile, le due porte 6x2, le due porte 4x2 e le 8 porticine sono di proprietà dell'A.C. Belluno 1905, ci sembra quindi ridicolo dover giustificare il nostro utilizzo esclusivo. Il campo sintetico è utilizzato da molte società e purtroppo anche da persone non autorizzate all’ingresso, quindi è palese che le porte debbano essere legate per evitare incidenti legati all’uso improprio delle stesse.
Inoltre ad inizio stagione il Responsabile del Settore Giovanile Ivan Da Riz, considerato l’aumento del numero di tesserati del nostro settore giovanile, ha proposto al Cavarzano Oltrardo di condividere il campo sintetico nella giornata di giovedì dalle 17 alle 19. In cambio la nostra Società ha concesso il libero utilizzo delle porte 6x2 (da quest’anno obbligatorie per tutti nel campionato esordienti) e la convivenza in campo è stata pacifica fino al momento in cui il Cavarzano Oltrardo ha deciso di non condividere più questo spazio. Risulta evidente che nello stesso momento è decaduto anche l’accordo sull’utilizzo delle porte, che il Cavarzano, come tutte le altre società della Provincia, ha provveduto ad acquistare.
Negli ultimi tre anni siamo stati più volte accusati di “rubare” i giocatori al Cavarzano. E’ ora di fare chiarezza su questo punto: il cartellino di ogni giocatore con tesseramento annuale è di proprietà della società che lo possiede fino al 30 giugno, oltre quella data qualsiasi giocatore è libero di scegliere la società che preferisce. Se negli ultimi anni alcuni giocatori del Cavarzano hanno deciso di venire a Belluno, la nostra unica responsabilità è quella di aver operato con professionalità ed essere stati scelti quindi liberamente dai ragazzi e dalle loro famiglie. Anche il Cavarzano, come altre società, in questi anni ha contattato alcuni ragazzi tesserati con la nostra Società, ma questo per noi non è mai stato un problema, in quanto se un ragazzo è felice in un determinato ambiente non ha motivo di andarsene. Allo stesso tempo i pochi ragazzi che hanno deciso di cambiare società lo hanno potuto fare senza alcuna difficoltà o polemica da parte nostra. Negli anni in cui Renato Lauria era il Responsabile del Settore Giovanile del Cavarzano molti ragazzi optavano per il percorso inverso: mai ci siamo permessi di scaricare la colpa sulla società giallorossa.
Per quanto riguarda i premi di preparazione, stante l’assoluta chiarezza delle norme federali che li regolano, ci limitiamo a far notare che non è corretto dire che in questa Provincia solo la nostra Società chiede i premi di preparazione, in quanto nella scorsa stagione abbiamo pagato, legittimamente, e senza polemiche, due premi di preparazione a un'altra società con la quale peraltro abbiamo un cordiale rapporto.
In questi anni la nostra società ha curato con particolare attenzione i rapporti con le realtà di questa Provincia. Le relazioni sono ottime con tutti tranne che con il Cavarzano Oltrardo, la quale peraltro non occupa i nostri pensieri come invece accade a parti invertite. Non è altresì necessario andare d’accordo con tutti, anche se più volte, nel corso degli ultimi anni, abbiamo cercato di instaurare una collaborazione costruttiva tra le parti. Mai ci permetteremmo però di guardare in casa altrui, giudicare e mettere in cattiva luce e diffamare (perché di questo si tratta) l’operato dei tesserati di un’altra società.
Non ci stiamo a essere additati come colpevoli di ogni difficoltà che incontra il Cavarzano, difficoltà che peraltro incontriamo anche noi come qualsiasi società calcistica ma che tentiamo di risolvere rimboccandoci le maniche.
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