Ancora l'Union Clodiense, a distanza di quattro giorni. E ancora allo stadio "Aldo e Dino Ballarin" di Chioggia. Tutto uguale? Eppure tutto diverso. Perché la Coppa Italia è andata in archivio: in maniera definitiva, per quanto riguarda la Dolomiti Bellunesi, mentre la corazzata di Andreucci si è qualificata per i quarti. Ma domani (domenica 3 dicembre, ore 14.30) torna il campionato, con un match d'alta classifica fra la prima e la terza forza del girone.

Particolari - Il confronto, andato in scena infrasettimanalmente, ha dato indicazioni interessanti a mister Nicola Zanini: «Mi aspetto una partita diversa, anche perché diversi saranno gli interpreti, da una parte e dall'altra. Lo sappiamo, la Clodiense è una squadra solida, alla quale è necessario concedere poco. In questo senso, i gol che abbiamo subito mercoledì scorso sono frutto di situazioni da evitare assolutamente. Poi, è logico: ci aspetta una gara impegnativa. Ma anche in coppa ritengo che i ragazzi abbiano dimostrato di potersela giocare a viso aperto». E allo stesso modo proveranno a giocarsela nel faccia a faccia domenicale: «Dobbiamo migliorare nei particolari. Quegli stessi particolari che l'Union, forte di una particolare esperienza, ha la capacità di indirizzare dalla sua parte. È necessario rimanere concentrati in maniera perfetta e assoluta, dal primo all'ultimo minuto».

Corazzata - Tra le mura amiche, la capolista ha sempre vinto: sei volte su sei. In più, vanta il miglior attacco (25 gol segnati) e la miglior difesa del campionato (appena 7 reti incassate): «Nulla da perdere? Non è così: qualcosa da perdere, e di riflesso da ottenere, c'è in ogni partita - precisa Zanini -. Mercoledì scorso si trattava del passaggio del turno, ora in ballo ci sono dei punti. Semmai, una gara di questo tipo è più facile prepararla, nel senso che ogni interprete ha una particolare voglia di dimostrare di che pasta è fatto. In vista di Chioggia, il gruppo dovrà essere ancor più consapevole delle proprie qualità. E salire di un ulteriore gradino».

Chirurgici - Nel frattempo, è arrivato Giacomo Marangon: «È un atleta che non ho mai allenato, ma ho affrontato diverse volte - conclude l'allenatore dolomitico -. E, di conseguenza, lo conosco bene. Rispecchia delle caratteristiche che forse ci mancavano. In termini di scelta, abbiamo cercato di essere chirurgici perché la rosa ci soddisfa e siamo contenti di tutti nostri giocatori. Tanto è vero che l'arrivo di Marangon non presuppone la partenza di nessuno: è un innesto a completamento di un organico su cui riponiamo la massima fiducia». 

Sezione: Serie D / Data: Sab 02 dicembre 2023 alle 15:30
Autore: Nicolas Lopez
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