La Paganese archivia un'altra vittoria preziosa superando la Sarnese, ma il tecnico Raffaele Novelli non si accontenta e, a margine della partita, ha posto l'accento sulla necessità di una crescita mentale della sua squadra, in particolare sulla capacità di mantenere alta l'attenzione subito dopo aver segnato.
«Siamo partiti fortissimo», ha dichiarato il tecnico azzurrostellato, lodando l'approccio iniziale: «con un approccio perfetto e due gol nei primi quindici minuti». Tuttavia, Novelli ha individuato un calo di tensione subito dopo il doppio vantaggio. «Dopo il 2−0, però, abbiamo perso un po’ di compattezza e tempi di gioco, ci siamo allungati troppo, concedendo campo e iniziativa».
Il sistema di gioco avversario (un 4−3−1−2) ha sfruttato questo sbilanciamento: «Loro giocavano con un 4−3−1−2 che nella parte centrale ci ha creato qualche spazio di troppo». L'imperativo del tecnico è chiaro: «non possiamo permetterci di abbassare la concentrazione: bisogna mantenere la stessa intensità per tutta la gara».
Nonostante la fase di appannamento, l'allenatore ha riconosciuto che il gruppo è riuscito a non compromettere l'equilibrio complessivo, soprattutto nella ripresa. «Nel secondo tempo non abbiamo corso grandi rischi, siamo stati più ordinati e abbiamo avuto anche un paio di occasioni per chiuderla», ha spiegato Novelli. L'aspetto cruciale su cui lavorare è la gestione del vantaggio: «Però dobbiamo capire l’importanza di non riaprire le partite per leggerezze nostre, ma solo per merito degli avversari», ha ammonito il tecnico, sottolineando come la superficialità possa vanificare gli sforzi.
Sul cammino di maturazione del gruppo, Novelli ha rilevato segnali incoraggianti. «La squadra è in evoluzione, sta imparando a muoversi in modo compatto e a reagire anche nei momenti di difficoltà». Non mancano, tuttavia, gli ambiti di miglioramento tecnico, in particolare per quanto riguarda la costruzione del gioco: «Ci sono aspetti da migliorare, come le uscite palla al piede e le letture in fase di possesso, ma l’atteggiamento è quello giusto». L'obiettivo tattico è la compattezza: «Dobbiamo restare più corti e riaggredire con maggiore intensità».
La vittoria è stata dedicata a un giovane tifoso, Vincenzo, venuto a mancare in settimana. Il tecnico ha espresso parole cariche di commozione: «Questa vittoria è per lui, per la sua famiglia e per tutti coloro che lo hanno conosciuto. Era un ragazzo pieno di passione e di fede sportiva, sempre vicino alla squadra». Un gesto voluto fortemente dai calciatori: «I ragazzi ci tenevano a dedicargli questa vittoria. Il suo ricordo resterà vivo, come quello di tutti coloro che hanno amato la Paganese e la città di Pagani».
Sul piano individuale, Novelli ha riservato un elogio particolare a Labriola, autore della rete decisiva. Il calciatore sta crescendo, ma necessita di affinare la finalizzazione: «Sta crescendo molto, ma deve essere più lucido sotto porta». La frequenza con cui arriva alla conclusione è un dato positivo — «Se arriva spesso alla conclusione significa che si muove bene» — ma ora serve la "freddezza" per concludere l'azione: «Il gol è spesso questione di rapidità di pensiero ed esecuzione».
In conclusione, Novelli guarda al futuro con ambizione, pur mantenendo un approccio pragmatico. «Ogni partita ci dà risposte e spunti di crescita. Siamo una squadra nuova, ma stiamo costruendo una mentalità». La lezione da imparare è la gestione dei ritmi e la scelta dei tempi offensivi. «Dobbiamo imparare a gestire i ritmi e a scegliere i tempi giusti per attaccare. Vittoria meritata, ma la crescita passa dalla continuità».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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