Il Sangiuliano ha ufficialmente presentato la sua nuova guida tecnica, accogliendo Marco Sesto, un profilo che vanta una profonda conoscenza dell'ambiente e della realtà sportiva del club. L'allenatore ha espresso immediatamente le sue motivazioni e la visione per il futuro, in un momento cruciale per la stagione della squadra del Sud di Milano, come riportato anche da Bepitv Giornalisti.

Il fascino del ritorno e le ambizioni del club

Nelle sue prime dichiarazioni, Sesto ha voluto subito sottolineare il legame emotivo e professionale che lo lega alla società. Il tecnico ha ricordato con piacere i successi passati, che hanno contribuito a rendere la sua precedente esperienza estremamente positiva.

«I due anni trascorsi qua sono stati fantastici, sia quello di Serie D che quello della Lega Pro,» ha affermato Sesto, definendo quel periodo come «un’esperienza a dir poco positiva». Oltre all'affetto per il passato, un altro elemento decisivo per il suo ritorno è stata la prospettiva futura delineata dalla dirigenza: «La seconda cosa che mi ha portato ad accettare questa piazza riguarda le ambizioni della società, che sappiamo essere sempre molto importanti». Questo dimostra come il club, nonostante le difficoltà attuali, intenda mantenere alti i suoi obiettivi.

Il gruppo e la spinta verso "l'impresa"

Analizzando la rosa che ha ereditato, Marco Sesto si è detto soddisfatto delle risorse umane e tecniche trovate: «Devo dire che ho trovato un gruppo apposto». L'allenatore ripone grande fiducia nelle qualità dei suoi giocatori, auspicando che sappiano tradurre in campo il loro potenziale.

La situazione in classifica richiede uno sforzo straordinario, e l'obiettivo è chiaro: «L'obiettivo logicamente è compiere un’impresa e risollevarci da questo momento difficile». Si tratta di una missione complessa che necessita di una reazione immediata e convinta da parte di tutti i componenti della squadra.

L'elemento chiave: la serenità mentale

Per raggiungere l'agognata "impresa" e superare le difficoltà, Sesto ha individuato nell'approccio psicologico l'elemento fondamentale da recuperare e su cui insistere. Il nervosismo e la paura di sbagliare devono essere cancellati per ritrovare l'efficacia in campo.

Per questo, la prima richiesta che l'allenatore rivolgerà ai suoi ragazzi sarà improntata alla libertà mentale: «La prima cosa da fare è spiegare ai miei ragazzi che devono giocare con la testa libera e non avere paura di sbagliare, solo in questo modo si può fare qualcosa di buono». Superare il blocco mentale, dunque, è visto come il primo passo indispensabile per liberare le energie tecniche e umane necessarie a risalire la classifica.

Sezione: Serie D / Data: Ven 31 ottobre 2025 alle 15:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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