Il Treviso si prepara a ospitare al Tenni il Cjarlins Muzane in una partita che ha tutti i crismi del big match, con la seconda in classifica a inseguire i biancocelesti a solo un punto di distanza. Intervenuto per fare il punto sulla situazione, il direttore sportivo del Treviso, Pierfrancesco Stranò, ha espresso la sua visione sul percorso della squadra, come riportato da Andrea Dossi nell'intervista.

Un gruppo solido e atteso fin dall'inizio

Stranò ha confermato che l'attuale rendimento del Treviso non è una sorpresa, ma il risultato di una pianificazione precisa: «Sinceramente sì, sto vedendo il Treviso che mi aspettavo quando abbiamo costruito la squadra». Il dirigente ha lodato la reazione del gruppo dopo il primo intoppo stagionale: «Si è creato un gruppo importante e che ha dimostrato di avere carattere».

La prova di maturità è arrivata dopo la sconfitta iniziale con il Campodarsego, quando la squadra è ripartita vincendo in un campo storicamente ostico come quello della Clodiense: una vittoria ottenuta contro «una squadra di qualità e che ci ha misurato dal punto di vista della preparazione, della difesa e dei punti di forza».

La difesa è un lavoro corale

Il segreto della notevole solidità difensiva biancoceleste risiede nell'approccio collettivo, come evidenziato dal D.S.: «Il primo e unico gol su azione che abbiamo subito in campionato è stato proprio nella prima giornata». La forza non è solo nel reparto arretrato: «C'è una buona difesa che copre tutta la squadra e lavora con determinati meccanismi perché gli attaccanti sono i primi difensori. C'è un lavoro corale che sta dando i suoi frutti».

Nonostante il Treviso vanti il miglior attacco del girone con 16 reti in sei partite, permane la sensazione che la squadra crei più di quanto poi concretizzi. Stranò, tuttavia, non si mostra preoccupato da questo aspetto: «Sarei più preoccupato se non creassimo maggiori occasioni. A me interessa creare, poi i gol non rimangono i numeri, le reti non mancano. C’è grande fiducia nel reparto offensivo».

L'obiettivo è la prestazione, non il risultato immediato

Riguardo alla sfida cruciale con il Cjarlins Muzane, Stranò ha voluto smorzare le attese, mantenendo un profilo basso e concentrato sulla mentalità del "passo dopo passo": «Questa partita vale come le altre. Sarà sicuramente una bella sfida, una sfida di alta classifica. Ma siamo appena all'inizio di novembre e il risultato non influirà sul campionato».

La filosofia del Treviso rimane quella ribadita fin dall'inizio della stagione: «Noi, come abbiamo sempre detto, pensiamo di partita in partita, dobbiamo a fare più punti possibile e a marzo guarderemo la classifica. L'obiettivo è la prestazione». Il Cjarlins Muzane è comunque un avversario di grande rispetto: «una squadra molto forte, ha mantenuto gran parte dell'organico della scorsa stagione, ed hanno puntellato la rosa con giocatori di categoria superiore. Sono ben allenati, sanno gestire le partite. Sarà dura, ma siamo pronti ad affrontarla».

Nessuna soggezione arbitrale: la risposta decisa alle critiche

Il Direttore Sportivo ha anche affrontato una questione esterna sollevata dal presidente del Cjarlins Muzane, Vincenzo Zanutta, il quale aveva ipotizzato che gli arbitri potessero sentirsi a disagio nell'ambiente del Tenni. La risposta di Stranò è stata netta e schietta: «Mi vien da sorridere a sentire parlare ancora di soggezione degli arbitri».

Il dirigente ha ricordato la professionalità dei direttori di gara, che operano sotto pressione in ogni campo, proprio come i calciatori e i dirigenti: «Gli arbitri sono dei lavoratori che la domenica sono a fare il loro lavoro, sono dei professionisti... Fanno il loro lavoro e la soggezione non esiste, c'è un direttore di gara in ogni partita e subirà una grande pressione, come proverà a fare il Cjarlins Muzane e come proveremo a fare noi».

Mercato di riparazione: momento di valutazione

Riguardo al mercato di riparazione, Stranò ha confermato un approccio dinamico ma attualmente sereno: «Verso fine novembre ci sarà un riunione con il responsabile tecnico, decideremo se ci serve qualcosa. In questo momento però non vedo particolari criticità all'interno della rosa». Ha infine concluso che, in una categoria come la Serie D, il calciomercato è un processo continuo e in evoluzione.

Sezione: Serie D / Data: Ven 31 ottobre 2025 alle 14:35
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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