La tredicesima giornata del Girone H del campionato di Serie D si consegna agli archivi disegnando una geografia della classifica che, seppur ancora corta, inizia a premiare il cinismo rispetto all'estetica. I numeri dell'ultimo turno, letti in filigrana con quelli della giornata precedente, ci raccontano di un campionato dove la continuità è merce rara e preziosissima, e dove i singoli — più che le manovre corali — stanno determinando i destini delle domeniche calcistiche.

Lassù, a quota 27 punti, la Paganese prova la prima vera fuga. La vittoria di misura contro la Real Normanna, firmata dal rigore di Lombardi al 40' del primo tempo, vale doppio. Vale per la classifica, ma vale soprattutto per il morale, perché arriva dopo il pareggio a reti bianche contro la Ferrandina. Gli azzurrostellati dimostrano di saper soffrire e di capitalizzare il minimo vantaggio, una dote fondamentale per chi ambisce al salto di categoria.
Diverso il discorso per il Fasano, che si ferma ancora. Dopo la rocambolesca sconfitta interna contro il Pompei per 2-3 della dodicesima giornata, i biancazzurri non riescono a riscattarsi pienamente, impattando 0-0 proprio contro quella Ferrandina che aveva già fermato la capolista sette giorni prima. Un punto in due gare è un bottino troppo magro per tenere il passo di una Paganese che ora osserva tutti dall'alto, con un punto di vantaggio che pesa psicologicamente più di quanto dica l'aritmetica.


Alle spalle delle due battistrada, il gruppo delle inseguitrici a 23 punti vive una giornata di sostanziale stallo. È il caso dell'Heraclea, che incappa in una domenica nera a Manfredonia. La sconfitta per 2-0, decisa dalla doppietta di uno scatenato Jallow (a segno in apertura e chiusura di match), rappresenta il secondo stop consecutivo senza segnare reti, dopo lo 0-1 subito dal Francavilla nel turno precedente. Un campanello d'allarme per una squadra che sembra aver smarrito la via del gol.
Non ne approfittano né la Fidelis Andria né l'Afragolese. I federiciani, reduci dalla vittoria di misura sull'Acerrana, sbattono contro il muro del Francavilla in un pareggio a occhiali che lascia l'amaro in bocca. Stesso risultato per l'Afragolese sul campo della Virtus Francavilla: dopo aver superato il Martina grazie al guizzo tardivo di Porzio, i rossoblù non riescono a replicare, frenati da una Virtus che, seppur sconfitta nettamente dal Nardò sette giorni prima, ha saputo ricompattarsi difensivamente.


Se c'è una narrazione che merita la copertina di questa giornata, è quella che riguarda il Nola e, in particolare, la freddezza glaciale di Berardocco. I bianconeri espugnano il "Puttilli" di Barletta con una rimonta che ha del clamoroso. Sotto di un gol per la rete di Da Silva, il Nola ribalta tutto nel finale: 1-2 il risultato, frutto di due calci di rigore trasformati da Berardocco al 37' e al 43' della ripresa.
Il dato statistico è impressionante se incrociato con la dodicesima giornata: nel pirotecnico 3-3 contro la Sarnese, lo stesso Berardocco aveva realizzato altri due rigori, sempre nel secondo tempo. Quattro penalty realizzati in due partite consecutive, tutti decisivi per il risultato: una media realizzativa dagli undici metri che sta tenendo il Nola in scia al treno di testa, ora a quota 22 punti, scavalcando proprio un Barletta che sembrava in controllo dopo il successo sulla Real Normanna.


Nelle retrovie e a centro classifica, lo spettacolo non è mancato. La Sarnese si è resa protagonista della prestazione offensiva più fragorosa del campionato, travolgendo l'Acerrana per 6-1. Una prova di forza brutale che conferma l'incredibile stato di grazia dell'attacco granata: dopo i tre gol segnati al Nola, ne arrivano altri sei. Sugli scudi Rajkovic, autore di una doppietta che fa il paio con quella realizzata nel turno precedente, e Addessi, anch'egli a segno due volte. Nove gol fatti in 180 minuti sono un biglietto da visita che deve preoccupare le future avversarie. Per l'Acerrana, fanalino di coda a 3 punti, è notte fonda.

Infine, merita una menzione d'onore il Nardò. I granata stanno vivendo un momento d'oro: dopo il netto 3-0 alla Virtus Francavilla, vanno a vincere 3-2 sul campo difficile del Pompei. Protagonista assoluto Gatto con una doppietta, ma è la coralità della squadra a convincere, capace di rendere vano il gol di Mendoza (a segno per il Pompei anche nella vittoria contro il Fasano). Con 16 punti, il Nardò si tira fuori dalle sabbie mobili e guarda ora con ambizione alla parte sinistra della classifica, agganciando il Gravina e lo stesso Manfredonia.

In sintesi, la 13ª giornata ci restituisce un campionato dove i rigori pesano come macigni e dove le gerarchie, pur iniziando a delinearsi, restano fragili, pronte a essere rovesciate dal prossimo episodio o dalla prossima giocata del singolo.

Sezione: Serie D / Data: Mer 26 novembre 2025 alle 14:00
Autore: Nicolas Lopez
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