Un nuovo capitolo si è aperto questa mattina per il Siena, che ha ufficialmente dato il benvenuto a Tommaso Bellazzini come nuovo tecnico della prima squadra. In una conferenza stampa carica di attesa, il mister ha annunciato di aver sottoscritto un accordo biennale, presentandosi alla stampa dopo l'introduzione da parte del direttore sportivo Simone Guerri. Le sue parole hanno delineato la visione e le aspettative per il futuro della società bianconera.
Il tecnico ha esordito esprimendo tutta la sua gratitudine e il suo profondo senso di appartenenza: «Ringrazio la proprietà rappresentata da Jonas Bodin, Frederik Dalhin e Patrick Englund, oltre a Simone Guerri per avermi fortemente voluto e dato questa grande opportunità. Sono molto orgoglioso di essere in questo glorioso club e rappresentare la storia di questa società, sono entusiasta e felice di affrontare questa entusiasmante nuova sfida». Un'emozione palpabile, che sottolinea l'importanza di questo incarico nella sua carriera.
Bellazzini ha poi ripercorso le tappe che hanno portato alla sua nomina, rivelando che i contatti sono iniziati al termine della scorsa stagione: «È nata sul finire della stagione, ci sono stati i primi contatti seguiti da diversi incontri con direttore e proprietà. Abbiamo affrontato tutte le tematiche fino a trovare l’accordo». Un percorso di dialogo e confronto che ha consolidato le basi per questa nuova avventura.
Consapevole delle difficoltà, il mister non ha mostrato timore riguardo al duro lavoro che lo attende: «Sicuramente c’è da lavorare tanto, ma questo non mi spaventa. Dovremo fare le cose con attenzione e precisione per cercare di ridurre al minimo gli errori, che ci saranno. Sono contento di poter partire per un anno zero».
Per quanto riguarda l'interazione con la dirigenza straniera, Bellazzini ha dissipato ogni possibile dubbio: «Non ho esperienze con una proprietà straniera, ma i contatti sono molto frequenti con loro. Non ci saranno problemi».
Sulle richieste avanzate alla società, il nuovo allenatore ha evidenziato l'aspetto più cruciale: «Abbiamo condiviso la cosa più importante, cioè la possibilità di lavorare con una certa tranquillità, data dagli obiettivi stessi. Servirà attitudine e un approccio di sostenibilità e costruzione. Un elemento molto importante nella scelta è stata la possibilità di condividere le scelte di mercato».
Quanto agli obiettivi sul campo, Bellazzini ha descritto il tipo di squadra che intende plasmare: «Mi aspetto di vedere una squadra che riesca ad essere competitiva, in tutte le partite, che presenti la propria identità in tutti i campi, dappertutto. Che cerca di essere sempre la migliore versione di sé stessa. Questo è ciò che voglio vedere quest’anno».
Sul fronte del calciomercato, il tecnico ha confermato alcune linee guida: «Stiamo parlando con il direttore, qualcuno del Ghiviborgo arriverà. Sulle quote abbiamo un’idea, però il mercato spesso è imprevedibile. Cercheremo di andare nella direzione già intrapresa, poi ci sono alcune dinamiche che non si possono controllare. I 2007 confermati (Rogani, Calamai, Lapadatovic, ndr) saranno con noi e saranno valutati come tutti gli altri».
Riguardo al sistema di gioco, Bellazzini ha sottolineato l'importanza dell'adattabilità: «Parlare di moduli mi viene difficile, questo è un aspetto variabile che viene a cambiare. Non ce ne sarà uno predefinito».
Sul prossimo ritiro precampionato, ha minimizzato le preoccupazioni legate al caldo: «Non ci sono stati particolari problemi, non farà fresco ma ci abitueremo».
Rispetto alle vicende delle squadre avversarie, in particolare il Grosseto, il tecnico ha espresso una visione lucida e concentrata: «Dico sempre che guardare gli altri non serve a niente, sono cose che non controlli e vanno accettate. Vanno invece fatte bene le cose che controlli, ed essere molto concentrati su noi stessi». Un focus totale sulla propria squadra e sul miglioramento interno.
Infine, un accorato appello alla tifoseria, considerata un elemento fondamentale per il successo: «Gli chiedo di essere vicini alla squadra, perché saranno un fattore fondamentale. Stando tutti insieme si possono fare veramente fare grandi cose, mi auguro stiano vicini alla squadra». Un invito all'unità e al sostegno, indispensabili per raggiungere grandi traguardi.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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