C.R. Marche, Moretti: «Protocollo D applicabile anche in Eccellenza»
«Ritengo che il protocollo vagliato per la Serie D possa essere sostenibile per ampi tratti anche in Eccellenza. Mi auguro che per le società marchigiane non costituisca un problema nell’ottica di ripresa del massimo campionato regionale».
Si esprime così il delegato della Figc Marche Giorgio Moretti sul tema caldo del nuovo protocollo sanitario, essenziale per la ripresa dei campionati dilettantistici. Ad oggi l’adozione dei test anti- genici quantitativi o semi-quantitativi, unita a un regolamento che disciplini i rinvìi delle partite, sembra l’unica strada per garantire un futuro alla stagione in corso. A patto che tutto questo non gravi eccessivamente sulle spalle dei club: «I tamponi rapidi costa no relativamente poco e noi siamo già in contatto con alcune aziende del settore per creare delle convenzioni favorevoli - prosegue Moretti - Da par te nostra daremo tutto il supporto necessario alle società e reciteremo attivamente il nostro ruolo di riferimento».
«Situazioni differenti» - Il delegato federale prova a fotografare lo stato d’animo del mondo dilettantistico regionale, relegato di nuovo ai box dopo la seconda ondata del Coronavirus: «La voglia di scendere in campo era molto forte e questo lo abbiamo riscontrato nelle tante riunioni che abbiamo fatto. Abbiamo trovato situazioni differenti nelle varie categorie riscontrando tre punti di vista. C’era chi voleva riprendere a tutti i costi, chi era scettico e chi invece si metteva alla finestra, valutando passo dopo passo il da farsi. La federazione ha compreso le ragioni di tutti, scegliendo quello che ci sembrava più idoneo. L’Eccellenza merita un trattamento diverso dalle altre? Diciamo che ha avuto la possibilità di iniziare toccando con mano le problematiche legate alla gestione del protocollo c alla quarantena in caso di positività. Vedremo ora cosa succederà».
«Pronti a ogni evenienza» - Per il momento, salvo nuovi imprevisti, resta ferma la volontà del comitato marchigiano di terminare il massimo campionato regionale sul campo: «Resto convinto che non esista una componente calcistica che non voglia tornare in campo. Siamo pronti a ogni evenienza, anche al cambio di format se dovesse ritenersi necessario, pur di concludere regolarmente la stagione in corso».