La Pistoiese è tornata dal campo del “Voltini” con un solo punto in tasca, un risultato che, nelle parole del tecnico Antonio Andreucci, lascia un comprensibile amaro in bocca. Nonostante il dominio territoriale e la qualità espressa, la squadra arancione non è riuscita a tramutare la mole di gioco in una vittoria piena. Le sue dichiarazioni post-partita, riprese da pistoiasport.com, offrono una lettura lucida della gara e delle insidie del campionato.
L'allenatore della Pistoiese ha subito ammesso che il pareggio, seppur ottenuto con carattere, non rispecchia l'andamento generale del match. «Quando giochi una partita sempre in attacco e non riesci a vincerla, è del tutto normale che ci sia del rammarico,» ha spiegato Andreucci.
Il focus della critica si è concentrato sulla fase offensiva, in particolare durante la prima metà di gioco. «Nel primo tempo potevamo e dovevamo fare qualcosa in più nella metà campo avversaria, dimostrando maggiore concretezza. Allo stesso tempo, avremmo dovuto essere più accorti e attenti in occasione della rete subita, che era decisamente da evitare».
Nonostante le mancanze in fase realizzativa, Andreucci ha lodato la capacità mentale della sua squadra di non mollare: «Nella ripresa ho invece visto una reazione da squadra vera: sul piano del carattere abbiamo saputo rispondere bene e siamo riusciti a pareggiare con grande personalità». Il cruccio principale, tuttavia, resta la finalizzazione: «In particolare nella prima frazione abbiamo avuto innumerevoli situazioni propizie per incidere, ma non siamo stati capaci di concludere negli ultimi sedici metri. È questo il dispiacere più grande che ci portiamo a casa, perché per il resto la squadra ha fatto la partita che doveva fare».
Riguardo all'undici iniziale, il tecnico ha giustificato la scelta di confermare la formazione precedente, data la sua ottima prestazione nella domenica precedente e l'esigenza di gestire il dispendio energetico dopo l'impegno di Coppa Italia infrasettimanale. «Avevo confermato la formazione perché domenica scorsa avevamo fatto molto bene e, avendo giocato mercoledì in Coppa Italia, era fondamentale gestire al meglio le energie dei ragazzi».
Tornando al gol incassato, Andreucci ha manifestato l'intenzione di rivedere l'azione, ma ha già un'idea chiara sulla responsabilità. «Voglio rivedere l'episodio del gol incassato, ma sono convinto che potessimo fare meglio in fase preventiva, anche perché eravamo in superiorità numerica in quell'azione». Una disattenzione pagata a caro prezzo: «Peccato, perché era stata la prima volta che il Crema calciava in porta, ma resta il fatto che siamo duri da battere e lo abbiamo dimostrato anche in questa occasione».
In chiusura, il tecnico ha allargato la sua analisi alle dinamiche generali del campionato, evidenziando le difficoltà intrinseche della categoria. «Anche oggi abbiamo toccato con mano quanto sia difficile la Serie D. Bisogna essere consapevoli che ci sono partite come questa, dove l'aspetto mentale e agonistico fa davvero la differenza».
La sfida del secondo tempo, in particolare, è stata fisica e psicologica: «Nel secondo tempo il Crema ha messo la partita sull'agonismo, sfruttando anche l'incitamento e il calore del proprio pubblico, rendendo la situazione molto complessa per noi». Nonostante le ambizioni di vittoria, Andreucci ha tenuto a ribadire l'importanza di non sottovalutare il punto conquistato: «Il punto non era affatto scontato e ce lo teniamo ben stretto, perché ci permette di conservare l’imbattibilità».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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