L'allenatore della Salernitana, Giuseppe Raffaele, ha analizzato con lucidità e franchezza il pareggio contro il Potenza nel corso della consueta conferenza stampa post-partita, offrendo una visione dettagliata della prestazione dei suoi e ponendo l'accento sia sui meriti iniziali che sulle criticità emerse nel finale.

Il tecnico ha iniziato il suo intervento con un elogio alla fase iniziale della gara, definendola senza mezzi termini un esempio di alto livello calcistico. "Abbiamo fatto sessanta minuti da grande squadra", ha affermato Raffaele, sottolineando come la Salernitana sia riuscita a imprigionare gli avversari nella propria metà campo. Un dato non indifferente, se si considera che il Potenza, nonostante una classifica che non rende giustizia al loro valore, "lavora insieme da due anni con lo stesso allenatore".

Secondo Raffaele, l'identità mostrata in campo è stata evidente e la sua analisi invita a fare un paragone illuminante: "vi invito a paragonare le vittorie con Siracusa e Sorrento con quella di oggi". Dal punto di vista del possesso palla e delle manovre offensive, la prova è stata giudicata "buonissima". La capacità di sviluppare l'azione non è mancata: "Noi attacchiamo bene: cross, inserimenti da dietro, sovrapposizioni". Un elemento fondamentale in tal senso è stato il ritrovato centrocampista Kees De Boer, il cui apporto "consente di pulire le azioni", e la prestazione di Luca Villa sulla corsia mancina, che "ha dato tutto".

La partita, tuttavia, ha preso una piega diversa nell'ultima mezz'ora. Raffaele ha puntato il dito contro un eccesso di foga che ha compromesso quanto costruito. "Poi la troppa foga ha in parte vanificato tutto quello che è stato provato durante la settimana", ha ammesso l'allenatore, spiegando il meccanismo perverso per cui, dominando e creando ma non riuscendo a concretizzare, si finisce per esporsi al rischio beffa.

Il gol subito, nato dalla terza ripartenza fotocopia concessa, è stato il culmine di questa imprecisione e nervosismo. "Se poi spingi, crei e non fai gol è normale che rischi di subire la beffa, alla fine siamo quasi sollevati per aver preso un punticino e questo deve essere argomento di discussione con i ragazzi". Nonostante l'assedio alla loro area di rigore dopo il pareggio, la precisione è stata il tallone d'Achille: "Ho visto sbagliare assist e cross facili e questo non lo ha aiutato" (riferendosi alle circostanze che non hanno favorito l'attaccante Roberto Inglese).

Una critica severa è stata riservata alla gestione degli ultimi minuti, che ha generato un pericolo evitabile e inaccettabile per l'allenatore: "E non esiste concedere quella ripartenza a tempo scaduto, ne ho parlato con i ragazzi e sono insegnamenti utili per il futuro". La frenesia può portare a brutte sorprese: "Se sei frenetico rischi addirittura di perderla, da un potenziale pericolo per loro abbiamo subito una ripartenza e questa cosa non mi dà pace".

Raffaele ha anche rivelato come due sostituzioni rese necessarie da problemi fisici abbiano parzialmente alterato il suo piano iniziale, ma ha insistito sul fatto che i problemi che dipendono dalla squadra devono essere risolti internamente. In particolare, ha evidenziato che una squadra con ambizioni di vittoria non può gettarsi in avanti "scriteriatamente", rischiando il tracollo. Il fallo di Tascone al limite dell'area è stato un chiaro campanello d'allarme: "per fortuna il fallo di Tascone è stato un passo fuori area altrimenti staremmo parlando di un ko".

Il tecnico ha ribadito l'importanza di rimanere lucidi e non lasciarsi prendere dall'ansia a questo punto della stagione: "Ma avere ansia a novembre non serve, siamo lassù da inizio campionato e dico che una grande squadra può assediare l'avversario senza esporsi a quel pericolo finale che mi ha fatto veramente innervosire". La Salernitana deve imparare che "oggi appena sbagli mezza cosa vieni punito ed è giusto che abbiano segnato perchè era la terza ripartenza in fotocopia. Senza cattiveria in zona gol non si segna, è evidente".

In chiusura, il tecnico ha comunque evidenziato aspetti positivi individuali, come il ritorno al gol di Franco Ferrari e la prestazione di Michael Liguori, che "si è ben comportato e va aspettato perchè non può essere fisicamente al top". Nonostante tutto, la squadra granata deve "perseverare". Mancano quattro gare al termine del girone d'andata, e il lavoro per migliorare le situazioni evidenziate sarà cruciale per consolidare la posizione in classifica, che vede la Salernitana in piena lotta per le posizioni di vertice.

Sezione: Serie C / Data: Lun 24 novembre 2025 alle 12:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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