Il Bari si trova a un bivio cruciale della sua stagione. La rincorsa ai playoff passa inevitabilmente dalla sfida interna contro il Palermo, un match che mister Longo ha definito senza mezzi termini come un'opportunità da non fallire. In conferenza stampa, il tecnico biancorosso ha analizzato a fondo l'importanza della gara, la necessità di risposte concrete da parte della squadra e le insidie rappresentate dall'avversario rosanero.
«E’ una partita importante, ma quando sei a 6 giornate dalla fine non può essere altrimenti. E se vuoi ottenere qualcosa devi passare da queste partite. Deve essere un piacere giocarla, una chance. Deve essere vissuta nel modo giusto. Questa responsabilità deve essere quello per cui abbiamo lavorato. Fai questo lavoro per serate così», ha dichiarato con enfasi Longo, sottolineando come questo tipo di appuntamenti debbano rappresentare la vera motivazione per chi fa questo mestiere.
Con un calendario fitto di impegni ravvicinati, anche durante le festività, Longo ha evidenziato l'importanza di poter contare su una rosa ampia e capace di ruotare gli effettivi senza perdere qualità. «Penso sempre positivo. Le opportunità dalle turnazioni arriveranno. Vale per tutti i giocatori. Così come è successo a Catanzaro, i subentranti devono essere determinati e possono lasciare il segno. Le ultime partite sono decisive per tutti. Voglio pensare positivo e magari che qualche scossa possa esserci».
L'analisi dell'avversario, il Palermo, è stata lucida e dettagliata. Longo ha riconosciuto il valore della formazione rosanero, pur sottolineando un percorso stagionale che avrebbe potuto essere diverso. «Se non la prepari una gara così fai fatica. Il Palermo avrebbe dovuto fin dall’inizio fare un torneo diverso e non solo da gennaio. Il valore della squadra resta. Ha trovato però un’identità ed un finalizzatore come Pohjanpalo. Prima di lui da questo punto di vista in avanti c’erano problemi. Servirà il 110%, sarai obbligato a fare una grande partita». L'arrivo del centravanti finlandese ha rappresentato un indubbio salto di qualità per l'attacco palermitano, rendendo la sfida per la difesa biancorossa ancora più impegnativa.
Un elemento positivo per il Bari è rappresentato dal ritorno in forma di Andrea Favilli. L'attaccante, quando è al meglio della condizione fisica, è in grado di fare la differenza. «Favilli è un giocatore importante per la categoria. La continuità fisica per un giocatore così è necessaria. Deve essere in condizione. Lo adopereremo in base a quello che ci farà vedere a livello fisico. Senza gli infortuni sarebbe ad alto livello in Serie A», ha affermato Longo, lasciando intendere che Favilli potrebbe rappresentare un'arma importante in questo finale di stagione, a patto che riesca a mantenere una condizione fisica ottimale.
Tuttavia, per fare risultato in queste ultime giornate, non basta la qualità tecnica, serve anche una forte personalità. Longo ha ammesso le mancanze che la squadra ha avuto nel corso del campionato, legate soprattutto a fattori mentali. «Le mancanze che abbiamo avuto hanno fatto parte del nostro percorso. Per un fatto di mentalità, personalità, reazione, gestione. Non è semplice mettere in piedi tutto col tempo a disposizione. Dei cambiamenti servono sempre. Siamo una squadra che sta cercando di crescere. Così come a Catanzaro, nei momenti di difficoltà dobbiamo essere in grado di invertire la rotta». La capacità di reagire alle avversità e di mantenere la lucidità nei momenti difficili sarà fondamentale per affrontare al meglio le ultime sei partite.
Un segnale incoraggiante per il futuro del Bari è rappresentato dalla crescita dei giovani, come dimostra il primo gol tra i professionisti di Favasuli. «Sono contento per Favasuli, la sua rete non è arrivato per caso. Lavora tanto, vuole migliorare e crescere. Quando c’è disponibilità il lavoro poi paga. Essendo stato decisivo negli ultimi metri ha una nota di merito. Spero che il gol dia più autostima e che riesca ad avere più iniziativa e coraggio in fase offensiva», ha commentato Longo con soddisfazione, sottolineando l'importanza della dedizione e dell'impegno per raggiungere i propri obiettivi.
Proprio la rete di Favasuli ha portato a diciannove il numero di marcatori diversi in casa biancorossa in questa stagione, un dato significativo che evidenzia la coralità della manovra offensiva. «E’ un dato molto importante. Tutti sono coinvolti nella manovra offensiva. Sappiamo che servono i gol di tutti. Se non hai il centravanti non c’è altra scelta. Le punte sono in estinzione in queste ultime annate. Esterni, centrocampisti e difensori che facciano gol sono sempre fondamentali. Il calcio sta cambiando da questo punto di vista», ha analizzato Longo, evidenziando come la capacità di andare a segno di diversi giocatori possa sopperire alla mancanza di un vero e proprio bomber.
La sfida contro il Palermo rappresenta per il Bari molto più di una semplice partita. «Nella partita di domani vogliamo darci ulteriori risposte, vogliamo rispondere presente. Vogliamo l’atteggiamento giusto sia in episodi a favore che in episodi contro. Le partite vanno sempre affrontate con coraggio. Dobbiamo saperci isolare in quei momenti. Non dobbiamo dare spazio alla frustrazione. L’ho detto ai ragazzi: se abbiamo quel limite allora non siamo ancora diventati squadra». Longo ha posto l'accento sulla necessità di affrontare la gara con la giusta mentalità, reagendo con maturità a qualsiasi evenienza e dimostrando di essere un gruppo unito e determinato.
Nonostante le difficoltà incontrate da alcuni giocatori come Falletti e Pereiro, Longo ha voluto esprimere il suo sostegno e la sua fiducia nei loro confronti. «Io dico che purtroppo non sempre alcuni giocatori si esprimono nella maniera in cui lo desiderano. In una piazza vanno bene o male, o esplodono o implodono. Secondo me loro stanno cercando di lavorare e alzare il loro livello. Anche loro non sono contenti di quel che stanno offrendo, ma lavorano per questo e si impegnano». Un invito a non mollare e a continuare a lavorare per dare il proprio contributo in questo finale di stagione.
Infine, Longo ha analizzato l'evoluzione della squadra nelle ultime uscite, sottolineando l'importanza dei dettagli per fare la differenza. «Sull’equilibrio in Italia purtroppo c’è poco da fare. Si passa molto facilmente dalle stelle alle stalle. A ogni partita ci sono volontà, impegno e dedizione. Ma al di là dei cambi che possono funzionare o meno. Si diventa squadra quando è possibile leggere la partita e bene in determinati momenti. A Carrara non l’abbiamo fatto questo e ci siamo disuniti. A Catanzaro invece è andata all’esatto opposto, la reazione l’ho percepita. Gli episodi ce li siamo andati a prendere. Il gol di Iemmello? Si poteva intervenire diversamente, un metro può sempre fare la differenza. Voglio la cura del dettaglio, se non lo si capisce diventa un problema». La partita contro il Palermo rappresenta un'occasione cruciale per il Bari per dimostrare di aver raggiunto quella maturità e quella cura del dettaglio necessarie per affrontare al meglio la corsa ai playoff.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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