La posizione di mister Luca D'Angelo sulla panchina dello Spezia continua a essere tutt'altro che solida. Nonostante l'allenatore sia attualmente in carica, la sua permanenza è fortemente legata ai risultati immediati; una vittoria contro l'Avellino al "Partenio" potrebbe non essere sufficiente a placare le acque agitate.

Secondo quanto riportato dai colleghi di TMW, il club di via Melara starebbe attivamente sondando il terreno per una nuova guida tecnica. Questa ricerca si è intensificata dopo il clamoroso stallo nella trattativa con Guido Pagliuca, il quale, tra la notte di domenica scorsa e la mattina di lunedì, ha optato per un ripensamento, facendo saltare l'accordo.

In questo scenario di incertezza, emerge un nome di assoluto prestigio e inaspettato: Roberto Donadoni. La mossa sarebbe stata orchestrata direttamente dal presidente del club, Charlie Stillitano, il quale, sfruttando la sua vasta rete di contatti nel mondo del calcio, avrebbe avviato i colloqui con l'ex ala di Italia e Milan. I due dirigenti sono infatti legati da una profonda amicizia risalente agli anni in cui Donadoni concluse la sua carriera agonistica nei New York Metrostars. All'epoca, Stillitano ricopriva la carica di General Manager della squadra statunitense, creando un legame duraturo che oggi potrebbe tradursi in un clamoroso ritorno in panchina.

È altamente probabile che la fiducia accordata a D'Angelo sia da considerarsi "a tempo determinato". Se prestazioni convincenti e risultati non dovessero arrivare nel cruciale trittico di partite che attende lo Spezia – Avellino, Padova e Monza – la società procederebbe con l'esonero e la successiva sostituzione tecnica.

Roberto Donadoni, dal canto suo, è lontano dal calcio giocato ormai da cinque stagioni. La sua ultima esperienza risale al massimo campionato cinese, dove guidò lo Shenzen FC, un'avventura interrotta prematuramente a causa dell'epidemia da Coronavirus.

In Italia, il curriculum di Donadoni è di grande spessore e include panchine con club come Lecco, Livorno, Genoa, Napoli e Cagliari. Tuttavia, le sue esperienze più significative e durature sono quelle alla guida di Parma (dove ha collezionato 141 panchine) e Bologna (108 gare distribuite su tre stagioni, nelle quali ha sempre conseguito l'obiettivo della salvezza). Non va dimenticato il ruolo di Commissario Tecnico della Nazionale italiana che ricoprì dal 13 luglio 2006, subentrando a Marcello Lippi (fresco Campione del Mondo e dimissionario), fino al 26 giugno 2008, periodo in cui collezionò 23 presenze sulla panchina degli Azzurri.

Sezione: Serie B / Data: Ven 24 ottobre 2025 alle 13:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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