Mantova, il ds Battisti: «Al momento tre giocatori sono fuori lista»

02.02.2023 21:45 di Redazione NotiziarioCalcio.com Twitter:    vedi letture
Mantova, il ds Battisti: «Al momento tre giocatori sono fuori lista»

In occasione della chiusura del mercato di gennaio, Alessandro Battisti, direttore sportivo del Mantova, ha rilasciato alcune dichiarazioni rispondendo a delle domande dei giornalisti presenti.

Qual è la sua analisi della gara contro la Pro Sesto?
“Per quello che ha detto il campo c’è grande rammarico per essere usciti con 0 punti. Temevo questa partita perché loro hanno uno dei migliori attacchi del girone. Siamo stati bravi a contenere le loro ripartenze. Peccato perché una vittoria avrebbe dato continuità, non abbiamo il tempo di leccarci le ferite ma pensiamo già a domenica”.

Come si spiega questa disparità di rendimento tra prestazioni in casa e in trasferta?
“Nelle ultime partite abbiamo incontrato due avversarie in salute e potevamo portare a casa sicuramente uno 0-0. Dobbiamo lavorare su questa cosa e cercare di fare punti fuori casa perché per noi è fondamentale. Noi siamo una squadra che cerca sempre di essere propositiva. Dobbiamo lavorare per sfatare questo tabù”.

Domenica altra gara fondamentale?
“In un girone come questo faccio fatica a capire quale sarà la fatidica quota salvezza. La gara di domenica, come tutte, ha una valenza assai importante, ma quella di ieri non l’aveva inferiore. Sapevamo che sarebbe stato difficile, ci sono delle rose veramente importanti”.

Campagna acquisti che ha rinforzato la squadra in modo abbastanza importante. Ora siete da playoff?
“In questo momento abbiamo più alternative e più possibilità e questo è importante perché consente all’allenatore di poter valutare più giocatori e modificare il sistema di gioco. Inoltre permette di aumentare la qualità dell’allenamento e la sana competizione. Per quanto riguarda i playoff, io devo rimanere con i piedi per terra, pensando all’estrema difficoltà di questo girone. Da oggi in poi non dobbiamo far altro che migliorare, essere bravi a tradurre in punti quelle che sono le nostre intenzioni e quello che è il rinnovamento della rosa. Abbiamo avuto 9 infortuni gravi superiori ai 40 giorni, questo ha portato sempre una situazione di precarietà portandoci ad intervenire sul mercato. Gli interventi sono stati fatti per cercare di alzare il livello, ma sarà sempre il campo a dirci se siamo stati bravi o meno”.

Raggiunti tutti gli obiettivi che si era prefissato ad inizio mercato?
“Sarebbe stato meglio se ci fosse stata qualche altra uscita, giustamente alcuni ragazzi con poco spazio avrebbero potuto trovarne di più. Io mi sono mosso in questa direzione perché so che posso contare su un gruppo di grandi valori e non ho dubbi. Siamo soddisfatti di quello che siamo riusciti a fare”.

Chi sono i due che dovranno andare fuori lista?
“Al momento tre giocatori sono fuori lista, perché abbiamo tenuto uno slot libero: Pinton, Ejjaki e Rodriguez. Ho tenuto un posto libero in cui potrà essere inserito un giocatore tra questi tre”.

News su Monachello?
“Siamo ancora troppo in anticipo per poter parlare di un rientro di Gaetano, non sappiamo né quando né come tornerà. Il sogno di tutti è quello di riaverlo in questa stagione ma le incognite sono tante”.

Quale dei 6 nuovi colpi di mercato la rende più orgoglioso?
“Il mercato di gennaio rappresenta una situazione molto precaria e con tanti punti interrogativi, io mi sono potuto muovere perché la proprietà me l’ha consentito e di questo le va dato atto. Avevamo in testa di intervenire in quei ruoli specifici e in quello che abbiamo fatto siamo contenti. Non c’è un calciatore che sono contento di aver portato più di un altro. Sono tutti elementi che oltre ad avere esperienza hanno una grande personalità e questa è stata la direzione che volevamo intraprendere, ovvero portare giocatori che non solo aiutassero sul campo ma che apportassero alla squadra un delta incrementale di personalità”.

C’è un giocatore che avresti voluto portare ma non ci sei riuscito?
“No, alcune situazioni non le ho neanche affrontate. I giocatori che sono venuti qui, oltre all’aspetto tecnico ed umano, avevano le motivazioni giuste”.

Cosa chiede alla squadra a questo punto della stagione?
“Chiedo solamente grande sacrificio, che per me è la parola chiave di tutto. Il mio sogno è trovare il modo di riaccendere gli animi grazie al sacrificio di tutti. Sono consapevole delle difficoltà delle quali ho parlato in molte occasioni, ma penso che solo grazie al sacrificio si può raggiungere qualcosa. Questo qualcosa per noi dev’essere riaccendere l’entusiasmo della gente”.