C’è un filo invisibile, ma fortissimo, che unisce Marco Giuliodori e Gianmarco Fabbri. Non si tratta solo di calcio, ma di valori, stima reciproca e un cammino condiviso che va ben oltre il campo. Come riporta il Corriere Adriatico in un articolo ricco di sfumature e testimonianze dirette, anche Fabbri – dopo l’addio di Giuliodori – ha salutato ufficialmente il Castelfidardo, squadra con cui ha vissuto stagioni intense da capitano, punto di riferimento e uomo simbolo.

Il rapporto tra i due non è un semplice legame tra allenatore e giocatore. Fabbri lo racconta apertamente: Giuliodori è stato per lui “un fratello maggiore”, un punto fermo che gli ha trasmesso mentalità, fiducia e un senso di appartenenza raro. «Mi ha fatto sentire importante», confessa il difensore, sottolineando quanto quel tipo di guida sia stata determinante nel suo percorso.

L'addio non è dettato da una rottura, ma da un naturale ciclo che si chiude. Un cambiamento che, come scrive il Corriere Adriatico, avviene nel segno della consapevolezza. Fabbri ha ribadito più volte di voler scegliere il progetto giusto, con calma, senza fretta. E anche se le sirene di Serie D e Serie C – Vigor Senigallia in testa – si fanno insistenti, non c’è ancora una decisione definitiva. L’obiettivo, però, è chiaro: continuare a fare bene, con lucidità e responsabilità.

Nel frattempo, Giuliodori ha già intrapreso una nuova avventura alla guida del Fossombrone, ma il suo ricordo – e il suo stile – rimane impresso nelle parole e nelle scelte di chi, come Fabbri, gli ha camminato accanto. Una pagina importante della storia recente del Castelfidardo che si chiude, lasciando però un’eredità fatta di stima e rispetto.

E se il futuro dovesse ancora una volta intrecciare i loro destini, magari sotto una nuova maglia, non sarebbe una sorpresa: certi legami non si spezzano facilmente.

Sezione: Serie D / Data: Sab 14 giugno 2025 alle 15:15
Autore: Paolo Catena
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