La vittoria convincente per 3-0 contro il Potenza ha regalato alla Cavese non solo tre punti pesanti, ma anche la conferma della crescita esponenziale di uno dei suoi interpreti più esperti. Theo Awua, centrocampista nigeriano dal passato in club prestigiosi della Serie B, ha vissuto una giornata da assoluto trascinatore al "Simonetta Lamberti", ricevendo gli applausi calorosi del pubblico di casa al momento del cambio.
Nell'incontro con i giornalisti in sala stampa, il mediano ha tracciato un bilancio lucido del suo percorso in maglia biancoblù, partito con qualche naturale difficoltà e ora in piena ascesa. L'adattamento al calcio campano non è stato immediato per il giocatore di Lagos, fermo da diversi mesi prima dell'approdo in Campania. "Quando sono arrivato ero fermo da un po' e avevo bisogno di tempo per ritrovare la condizione. Sapevo di venire in una piazza importante, con tanti ragazzi giovani, e il mio obiettivo era dare una mano e mettere la mia esperienza al servizio della squadra", ha spiegato Awua, sottolineando la consapevolezza con cui ha affrontato questa nuova sfida professionale.
La rosa metelliana, composta in larga parte da elementi giovani e di prospettiva, ha trovato nel nigeriano un punto di riferimento tecnico e caratteriale, qualcuno capace di portare equilibrio e personalità nei momenti delicati delle partite. L'esperienza maturata tra Spezia e Crotone rappresenta un patrimonio prezioso per una squadra che ha fatto della solidità collettiva la propria cifra distintiva.
Proprio l'aspetto difensivo è stato al centro dell'analisi di Awua riguardo alla prestazione offerta contro i lucani. Il 3-0 finale non rappresenta soltanto un risultato pieno, ma anche la dimostrazione di una maturità tattica che nelle precedenti uscite stagionali era emersa solo a tratti. "La cosa più importante è che non abbiamo preso gol. In passato avevamo fatto buone partite ma subendo troppo. Stavolta siamo stati più attenti e compatti, e nei momenti giusti siamo riusciti a colpire. È stata una prova completa, sotto tutti i punti di vista", ha dichiarato il centrocampista, evidenziando come la squadra abbia finalmente trovato l'equilibrio tra fase difensiva e capacità di finalizzare le occasioni create.
Il percorso di crescita della Cavese passa inevitabilmente attraverso l'organizzazione tattica imposta da mister Prosperi, un tecnico che ha saputo valorizzare le caratteristiche di ogni singolo elemento dell'organico. Awua ha trovato la propria collocazione ideale all'interno del sistema di gioco proposto dall'allenatore, dimostrandosi un interprete duttile e affidabile. "Mi trovo bene nel suo sistema, ho già fatto tutti i ruoli a centrocampo. Giocare accanto a Munari mi permette di dargli più libertà offensiva, perché io garantisco copertura dietro. È un'intesa che cresce di partita in partita", ha spiegato il nigeriano, descrivendo la complementarità con il compagno di reparto e la divisione dei compiti che consente alla squadra di esprimersi con maggiore fluidità.
La versatilità rappresenta uno dei tratti distintivi del curriculum di Awua, capace di adattarsi con efficacia a diverse posizioni della mediana senza perdere efficacia. Nel recente match contro il Potenza, la sua capacità di leggere le situazioni e posizionarsi preventivamente ha permesso alla Cavese di controllare il gioco e limitare le iniziative degli avversari, fornendo al contempo una base sicura per le ripartenze offensive.
Ma al di là degli aspetti tecnico-tattici, ciò che emerge con forza dalle parole del centrocampista è la dimensione collettiva del progetto Cavese. In un calcio sempre più orientato alla valorizzazione dei singoli talenti, la squadra campana ha scelto una strada diversa, quella della coesione e del sacrificio condiviso. "La nostra forza è l'unione, non le individualità. Dobbiamo continuare a lavorare insieme, soffrire e lottare ogni volta. L'obiettivo personale? Arrivare a fine stagione centrando una salvezza tranquilla, senza troppe sofferenze", ha affermato Awua, tracciando con chiarezza il percorso che attende i biancoblù nei prossimi mesi.
L'obiettivo dichiarato è quello di una salvezza raggiunta con margine, senza dover vivere le ultime giornate di campionato con l'ansia dei playout o della lotta per non retrocedere. Un traguardo alla portata di una squadra che ha dimostrato di possedere i mezzi tecnici e, soprattutto, la mentalità giusta per affrontare un campionato lungo e complicato come quello di Serie C.
La prestazione contro il Potenza ha rappresentato un banco di prova importante, superato con merito e autorevolezza. Ora la sfida per la Cavese è quella della continuità, della capacità di replicare prestazioni di questo livello con regolarità. Con Awua in questa condizione fisica e mentale, con la sua leadership discreta ma determinante, la squadra ha trovato un elemento in più su cui costruire il proprio futuro immediato.
Il pubblico del "Simonetta Lamberti" ha compreso il valore di quanto sta accadendo e ha tributato al centrocampista nigeriano un riconoscimento spontaneo e meritato. Gli applausi ricevuti al momento della sostituzione rappresentano il suggello di un rapporto che si è consolidato partita dopo partita, costruito sulla serietà professionale e sull'impegno costante dimostrato in campo.
Nelle prossime settimane la Cavese dovrà confermare quanto di buono mostrato finora, consapevole che il campionato di Serie C non concede tregua e che ogni match nasconde insidie da non sottovalutare. Ma con l'atteggiamento giusto, quello sintetizzato efficacemente dalle parole di Awua, e con la ritrovata solidità difensiva, i biancoblù possono guardare al futuro con rinnovato ottimismo, convinti di avere le carte in regola per raggiungere l'obiettivo stagionale senza patemi d'animo.
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