La Fidelis Andria torna dal campo del Francavilla con un pareggio a reti inviolate, un punto che, pur non essendo una vittoria, rafforza la consapevolezza di una squadra in crescita.

Dopo il primo successo esterno ottenuto contro l'Acerrana, l'impatto sul difficile campo del "Fittipaldi" ha offerto ulteriori indicazioni al tecnico Giuseppe Scaringella, il quale, intervenuto ai microfoni di Telesveva (dichiarazioni poi riprese da tuttofidelisnews), ha analizzato la prestazione dei suoi.

Mister Scaringella ha subito messo in chiaro la natura tattica del match, condizionato pesantemente sia dal terreno di gioco sia dalle caratteristiche delle due formazioni. "Si è giocato più sugli episodi che sulla manovra", ha dichiarato l'allenatore, spiegando che l'ambiente e le qualità dei calciatori in campo "non permettevano di avere una fluidità di manovra". In un contesto così frammentato, l'obiettivo è diventato quello di sfruttare ogni minimo errore o situazione propizia.

La gara ha mostrato due volti distinti per i pugliesi. Nella prima frazione, la squadra di Marquez e compagni è apparsa più cauta e meno incisiva: "Nel primo tempo siamo stati leggermente più bloccati". Nella ripresa, invece, la Fidelis ha spinto con maggiore determinazione alla ricerca del vantaggio, tentando il "forcing finale" che, per poco, non ha portato i frutti sperati.

Il pareggio in terra lucana assume un valore specifico anche alla luce del contesto. Scaringella ha sottolineato l'importanza di non sottovalutare l'avversario e il campo: "Spesso in campi come il 'Fittipaldi' si esce sconfitti, invece siamo riusciti a battagliare e portare a casa un punto contro una squadra di buona qualità".

L'analisi di Scaringella si è concentrata poi sull'equilibrio della sua formazione, un aspetto su cui la Fidelis Andria continua a eccellere. La "fase difensiva continua ad essere solida", un dato confortante per una squadra che vuole posizionarsi nelle zone alte della classifica.

Tuttavia, il match contro il Francavilla ha confermato una lacuna da colmare: la mancanza di concretezza negli ultimi sedici metri. Questo deficit, secondo il mister, non è dovuto a una carenza di qualità, ma è stato accentuato da fattori tattici e ambientali. "Abbiamo dei ragazzi di qualità che contro il Francavilla, per via delle dimensioni ridotte del campo, non sono riusciti ad affrontare l’avversario negli uno contro uno". A complicare ulteriormente le cose, si è aggiunto il "pressing importante" esercitato dalla squadra avversaria.

La diagnosi finale del tecnico è chiara, ma offre anche la chiave per il miglioramento: "Siamo una squadra equilibrata. È vero, ci manca il guizzo giusto negli ultimi metri di campo, ma penso che dobbiamo migliorare cercando di essere più tranquilli e meno frenetici". Scaringella ha concluso il suo intervento individuando nella troppa foga un ostacolo alla finalizzazione efficace: "A volte la pressione e la troppa voglia di vincere ci fa effettuare giocate meno efficaci e frettolose". Il cammino di crescita di questo gruppo, che è "totalmente nuovo", passa quindi dalla gestione dell'ansia e dalla lucidità sotto porta, elementi che si acquisiranno solo con il tempo e la consapevolezza.

Sezione: Serie D / Data: Lun 24 novembre 2025 alle 16:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
vedi letture
Print