La sconfitta casalinga per 0-2 subita dall'Ascoli contro l'Arezzo ha lasciato un sapore amaro, ma non ha scalfito le certezze del club in merito al percorso intrapreso. In sala stampa, accanto al tecnico, è intervenuto il direttore sportivo Matteo Patti, che ha voluto inviare un messaggio di coesione, difendendo la squadra e ribadendo la ferma convinzione negli obiettivi a lungo termine.

Patti ha esordito esprimendo il rammarico per l'esito della partita, ma ha immediatamente bilanciato la delusione con la difesa dell'impegno profuso dalla squadra. «C’è inevitabilmente amaro in bocca perché perdere un incontro non è mai un fatto piacevole,» ha ammesso il direttore sportivo.

Tuttavia, l'attenzione si è spostata immediatamente sul valore della prestazione e sulla reazione del pubblico di casa. «Siamo comunque orgogliosi di quello che i ragazzi hanno saputo dare sul terreno di gioco. Il nostro pubblico dimostra di saper riconoscere quanto viene espresso in campo, è una platea competente che ha vissuto palcoscenici differenti e l'incitamento finale è la prova lampante dell'attaccamento ai colori sociali».

Il sostegno finale del tifo è la migliore risposta ai dubbi che possono nascere dopo una sconfitta. «Spero vivamente che i tifosi si sentano degni di essere rappresentati da questi ragazzi, i quali stanno dando l'anima. Noi, come società, siamo orgogliosi di loro, anche perché sappiamo di aver costruito questa squadra soltanto pochi mesi fa e proseguiamo con grande convinzione il nostro percorso di crescita».

Patti ha voluto essere categorico riguardo ai piani futuri del club, escludendo qualsiasi ipotesi di cambio di rotta nonostante il passo falso. Il progetto, per il direttore sportivo, è immutabile.

«L'obiettivo primario del club non cambia di una virgola. Siamo partiti pochi mesi fa, operando un rinnovamento quasi totale della rosa e dell'assetto, e continuiamo dritti verso questa direzione,» ha ribadito Patti con fermezza.

Secondo il dirigente, questa strada non riguarda solo il risultato sportivo immediato, ma ha un valore etico e sociale per l'intera comunità. «Questa direzione che abbiamo intrapreso ha già portato dignità a questa città. Crediamo fermamente che riusciremo a fare qualcosa di davvero importante per il nostro pubblico, una tifoseria che, per storia e tradizione, c'entra poco con questa categoria».

Sezione: Serie C / Data: Lun 24 novembre 2025 alle 16:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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