"Con me queste cose non le fa nessuno". Così l’ex allenatore dell’Aglianese Agostino Iacobelli commenta le notizie sulle indagini della procura di Lucca sulla nuova, presunta calciopoli toscana, in cui la sua figura umana e professionale si distingue in senso positivo perché avrebbe risposto di no all’offerta di truccare una partita proveniente da alcuni dirigenti del Viareggio. L’incontro tra l’ex tecnico neroverde e i dirigenti del Viareggio sarebbe avvenuto alla stazione di Santa Maria Novella di Firenze, da dove Iacobelli prendeva il treno per recarsi ad Agliana. La gara è Aglianese-Viareggio del 7 aprile 2019, scontro salvezza vinto dalla squadra di Iacobelli per tre a zero. "In quarant’anni di carriera – afferma – da giocatore e da allenatore nessuno si è mai permesso di fare una cosa del genere con Iacobelli. Per me il calcio è una cosa seria, è il mio lavoro, se uno è più bravo vince, se sono più bravo vinco io: punto e basta". 

Lei è stato sentito dalla procura di Lucca ? 

"No, ma scriva che a me per certe cose non si avvicinano neanche e sono contento che risulti questo".

Ma i dirigenti del Viareggio, li ha incontrati? 

"Non lo ricordo, è passato del tempo".

Sembra soddisfatto di emergere dall’indagine come una persona corretta... 

"Ne sono orgoglioso, mi dà più gioia questo che vincere dieci campionati. Perché la correttezza è fondamentale, nella vita e nel lavoro. Chi non ha queste basi è meglio che nel calcio non ci stia". 

Eppure, nella sua lunga carriera ne avrà sentite di cose simili a quelle su cui verte l’indagine di Lucca... 

"Da giocatore ne ho sentite, ma a me non si avvicinavano neanche perché Iacobelli è conosciuto per una persona seria e da allenatore nello spogliatoio il motto che ho sempre detto ai ragazzi è stato sempre spalle dritte e testa alta". 

Non condivide la tesi che nel calcio conti solo il risultato? "Con questa tiritera non andiamo da nessuna parte, se devo fare risultato da persona scorretta preferisco perdere dieci a zero" Quella partita a Viareggio la sua Aglianese la vinse 3 a 0, condannando la squadra versiliese: come la visse dalla panchina? 

"Fu una delle migliori partite fuori casa, una bella prestazione anche sul piano del gioco".

Lei in quella stagione 201819 ha portato l’Aglianese alla salvezza senza play-out dopo essere subentrato in panchina quando i neroverdi erano penultimi in classifica...

"Ad Agliana sono stato bene, con una società di persone molto serie, mi è dispiaciuto per come ci siamo separati ma ho un ottimo ricordo".

Ha ancora l’abitudine di andare a stringere la mano agli avversari prima e dopo la partita? 

"Sempre, l’ho fatto anche alla fine di un infuocato derby perso in casa dalla Sangiovannese, che allenavo, con il Montevarchi".

Quest’anno non ha allenato, attende una squadra? 

"Certo, voglio ricominciare il mio lavoro. Oggi però la notizia che mi ha dato mi rende orgoglioso".

Sezione: Serie D / Data: Sab 13 giugno 2020 alle 17:00 / Fonte: lanazione.it
Autore: Elena Gestra
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