Ostiamare: tanti giovani nel mirino delle professioniste

L’Ostiamare si conferma come una delle società più attente al proprio settore giovanile. Il nuovo corso biancoviola è infatti segnato dai tanti talenti del vivaio costantemente monitorati dai club professionistici.

Andrea Calvo nel mirino del Pontedera

Uno degli elementi che in questa stagione sta sicuramente brillando è Andrea Calvo. Il difensore, classe 2006, non a caso è stato convocato dal Pontedera per una prova di tre giorni presso il centro sportivo del club toscano. “Quello di Andrea è sicuramente un profilo interessante – spiega Adriano D’Astolfo, responsabile del settore giovanile biancoviola – E’ un ragazzo cresciuto qui all’Ostiamare, con le nostre squadre ha fatto un percorso importante e negli ultimi anni si sta mettendo in mostra. Sono contento per lui perchè merita possibilità come questa. Noi ce lo teniamo stretto ma se dovesse arrivare una chiamata importante ovviamente saremmo felici di aiutarlo a coronare il suo sogno”.

Il Pisa mette nel mirino un poker biancoviola

L’Under 14 dell’Ostiamare sta dando vita ad una stagione davvero importante rivelando individualità di grande qualità. Gli scout del Pisa non hanno perso tempo convocando ben quattro dei ragazzi di mister Giuliani per uno stage a Roma. Il trequartista Colucci, il portiere Romeo, l’attaccante Milanesi e l’esterno Scribano, hanno così avuto l’occasione per metter in mostra tutte le loro potenzialità: “Questi quattro ragazzi sono stati chiamati dopo una prestazione importante. Questo testimonia come il gruppo di mister Giuliani sia di primissima fascia e di come i ragazzi stiano disputando una grande stagione. Sappiamo di avere ragazzi di grande qualità che non a caso hanno gli occhi di molti addosso. Fino ad oggi sono state tante le chiamate ricevute da parte di diversi club professionistici. Questa convocazione per loro rappresenta un’occasione preziosa e un ulteriore motivo di crescita. Noi ne siamo orgogliosi e vuol dire che l’Ostiamare sta lavorando nella giusta direzione”.