Una semifinale da cardiopalma ha consegnato al Martina il pass per la finalissima playoff contro la Nocerina. Il 2-2 maturato dopo 120 minuti intensissimi contro la Fidelis Andria, grazie alla rete di De Angelis al 117', ha confermato ancora una volta la tempra di una squadra che non molla mai.
Al termine dell'incontro, Massimo Pizzulli, condottiero della formazione biancazzurra, si è presentato in sala stampa con gli occhi ancora brillanti d'emozione e adrenalina, regalando un'analisi lucida e appassionata di quanto visto sul terreno di gioco.
Uno spettacolo per il calcio dilettantistico
«È stato davvero emozionante», ha esordito Pizzulli con entusiasmo. «Nelle partite ad eliminazione diretta spesso si fatica a godersi lo spettacolo, eppure oggi entrambe le formazioni sono riuscite a regalare grande calcio. Desidero complimentarmi con gli atleti dell'Andria, hanno mostrato notevole professionalità e grande attaccamento alla maglia. È stata una sfida straordinaria, ricca di spunti tecnici interessanti, realizzazioni, duelli individuali. Un autentico spot promozionale per tutto il movimento dilettantistico».
Il tecnico ha voluto evidenziare anche il clima di sportività che ha caratterizzato l'epilogo dell'incontro: «Vedere i protagonisti scambiarsi abbracci al termine della partita è stato un momento significativo. Adesso però dobbiamo concentrarci sul recupero fisico e mentale. Questi ragazzi meritano questo traguardo: sono giovani, esprimono un calcio propositivo e molti di loro, secondo la mia opinione, possiedono le qualità per calcare palcoscenici professionistici come la Lega Pro».
Il carattere del gruppo: resilienza e capacità di reazione
Durante l'incontro con i giornalisti, Pizzulli ha affrontato anche il tema della personalità della sua squadra: «Possiamo certamente affermare che questa formazione rispecchia il mio temperamento, ma soprattutto ha sviluppato una sua identità precisa. Nel corso della stagione abbiamo realizzato numerose rimonte. Anche dopo la rete del 2-1 segnata da Cipolletta, ho mantenuto la calma. Ho effettuato delle sostituzioni con razionalità, sono tornato al modulo 4-3-3 e siamo riusciti a trovare il pareggio. Per un allenatore rappresenta un'enorme gratificazione dimostrare questa capacità di lettura tattica anche dopo 120 minuti di gioco».
Un calcio moderno e versatile
Nell'analizzare l'approccio tattico della sua formazione, il mister martinese ha sottolineato la polivalenza dei suoi giocatori: «Il calcio contemporaneo ha superato la concezione dei ruoli rigidamente definiti. La nostra squadra ha potuto contare su 15-16 elementi diversi andati a segno durante questa stagione, pur avendo un solo attaccante di riferimento: La Monica, che proprio oggi ha interrotto un digiuno realizzativo che durava da tre mesi. Siamo il terzo miglior reparto offensivo del girone. Questo dimostra come interpretiamo un calcio totale».
Un'emozione da top 3 e lo sguardo alla finalissima
Pizzulli non ha nascosto l'intensità emotiva del momento vissuto: «Questa qualificazione entra sicuramente nella mia top 3 di esperienze qui a Martina. Abbiamo alle spalle due stagioni straordinarie: solamente otto sconfitte subite, ben 128 punti conquistati. E ora ci apprestiamo a disputare un'altra finale. Questi ragazzi sono davvero speciali... all'inizio apparivano un po' timorosi, adesso sono diventati terribili. Vedremo se domenica riusciremo a regalare qualcosa di veramente memorabile».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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