Un pomeriggio di grande calcio quella andata in scena allo stadio "Giraud", dove il Savoia ha conquistato l'accesso ai sedicesimi di finale della Coppa Italia Serie D battendo la Paganese per 2-1 in una sfida che ha regalato spettacolo e colpi di scena fino all'ultimo istante. I trentaduesimi di finale hanno visto gli oplontini compiere una rimonta determinante nella ripresa, cancellando lo svantaggio maturato nei primi quarantacinque minuti.
La compagine guidata da Raffaele Novelli aveva impostato una prima metà di gara convincente, dimostrando equilibrio tattico e capacità di dettare i tempi dell'incontro. L'organizzazione degli azzurrostellati si è rivelata efficace nel controllare le iniziative avversarie, consentendo alla squadra salernitana di esprimere un calcio ordinato e razionale.
La rete del vantaggio è giunta al venticinquesimo minuto per merito di Mancino, autore di un'autentica gemma tecnica che ha sbloccato il risultato. La realizzazione, frutto di una giocata individuale di pregevole fattura, ha indirizzato temporaneamente la contesa verso lidi favorevoli agli ospiti, che hanno amministrato con sicurezza il resto del tempo regolamentare della prima frazione, concludendola con solidità difensiva e presenza sul terreno di gioco.
L'intervallo ha però rappresentato uno spartiacque fondamentale nell'economia della partita. Il Savoia è rientrato in campo con un atteggiamento completamente rinnovato, determinato a ribaltare l'inerzia di un match che sembrava ormai avviato verso una conclusione diversa. La risposta dei padroni di casa si è materializzata con straordinaria rapidità: appena due giri di lancette dopo il fischio d'inizio della ripresa, precisamente al quarantasettesimo minuto, Frasson ha riequilibrato le sorti dell'incontro.
Il gol del pareggio è scaturito da una situazione di calcio da fermo, con l'attaccante oplontino che ha sfruttato al meglio un'incursione aerea per insaccare di testa e riaccendere le speranze del pubblico di casa. Da quel momento in poi, la fisionomia tattica della gara ha subito una trasformazione evidente: il Savoia ha innalzato il proprio raggio d'azione offensivo, spingendosi con maggiore frequenza nella metà campo avversaria e creando una pressione costante sulla retroguardia salernitana.
La Paganese ha cercato di reagire sfruttando le ripartenze veloci, tentando di capitalizzare gli spazi lasciati scoperti dall'avanzamento degli avversari. Le transizioni offensive degli azzurrostellati non hanno tuttavia prodotto i frutti sperati, con la difesa oplontina che ha saputo gestire con attenzione le situazioni di potenziale pericolo.
Il destino dell'eliminatoria si è compiuto negli istanti conclusivi della contesa, quando la tensione aveva raggiunto il proprio apice. Al novantesimo minuto, in pieno recupero, un intervento irregolare di Di Biagio all'interno dell'area di rigore ha indotto il direttore di gara a indicare il dischetto. Un episodio che ha immediatamente acceso gli animi e caricato di ulteriore drammaticità un finale già di per sé thrilling.
Dal punto di battuta si è presentato Munoz, che ha dovuto fare i conti con la pressione di un momento cruciale per le sorti della qualificazione. Il calciatore del Savoia ha dimostrato nervi saldi e precisione tecnica, trasformando il penalty con sicurezza e facendo esplodere la gioia incontenibile degli spalti del "Giraud". Il 2-1 finale ha certificato il passaggio del turno per i padroni di casa, premiando la loro capacità di reagire e di mantenere lucidità nei momenti più delicati.
Per la formazione salernitana si chiude con rammarico un'esperienza nella competizione nazionale che aveva comunque evidenziato segnali incoraggianti. Nonostante l'eliminazione, la prestazione offerta dalla squadra di Novelli ha messo in luce qualità tecniche e mentali che potranno rivelarsi preziose nel prosieguo della stagione agonistica. L'approccio coraggioso e la dignità mostrata in campo rappresentano un patrimonio importante su cui costruire il percorso nel torneo di campionato.
Il Savoia, dal canto suo, può festeggiare un traguardo che rafforza l'autostima del gruppo e consolida la fiducia nei propri mezzi. La vittoria in rimonta testimonia la presenza di risorse caratteriali significative all'interno della rosa oplontina, elementi che si rivelano spesso decisivi nelle competizioni a eliminazione diretta. L'appuntamento con i sedicesimi di finale rappresenta ora un nuovo obiettivo da raggiungere, con la consapevolezza che il cammino nella Coppa Italia Serie D può ancora riservare soddisfazioni per una piazza che ha vissuto una serata da incorniciare.
La sfida del "Giraud" si aggiunge dunque alla lunga serie di incontri emozionanti che caratterizzano questa fase della competizione, confermando come il calcio dilettantistico sia capace di regalare momenti di autentica passione sportiva e di tensione agonistica. Per entrambe le squadre, ora, l'attenzione tornerà necessariamente al campionato, dove gli impegni ravvicinati non concedono tempo per soffermarsi troppo a lungo sui risultati del recente passato.
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