Il ritorno di Alfonso Greco sulla panchina della Torres, a stagione in corso, ha rappresentato un momento di forte impatto emotivo e sportivo per l’ambiente sassarese. Il tecnico, presentato in conferenza stampa, ha rotto il ghiaccio con un'auto-critica inattesa prima di affrontare le sfide che lo attendono, a partire dalla complessa situazione di classifica.

Le scuse al popolo sassarese: "Una cosa a cui ci tengo"

Greco ha voluto iniziare il suo intervento con una precisazione personale, un gesto di umiltà e rispetto verso la tifoseria e l'intera piazza. Il riferimento è al modo in cui si era congedato al termine della stagione precedente, un comportamento che oggi riconosce non essere in linea con il suo carattere.

Ha espresso rammarico per l'atteggiamento tenuto in quel frangente, giustificandolo con la forte delusione e la rabbia per il finale della stagione, ma riconoscendo l'errore. Il tecnico ha voluto sottolineare che non era il suo modo di fare, ma che in quel momento erano presenti sentimenti di frustrazione: "il mio modo che il modo in cui mi sono congedato l'anno scorso dopo il finale di stagione sicuramente non è un mio modo di fare ma in quel momento forse c'era in me come penso in tutti rabbia delusione". Il mister ha voluto chiudere definitivamente la questione, sottolineando l'importanza di tale chiarimento: "non mi sono comportato eh con rispetto verso la piazza verso i tifosi verso tutti questi Quindi questo ripeto è una una cosa a cui ci tengo particolarmente".

Ritorno inatteso e la missione salvezza

Interrogato sulla possibilità di un suo ritorno, Greco ha ammesso che non era nei suoi piani: "pensavo e credevo insomma un po' il mio ciclo era finito qui a Sassari quindi non pensavo assolutamente eh di ritornare". Tuttavia, dopo diversi contatti non andati a buon fine con altre squadre, si sono create le condizioni per il rientro in un contesto a cui è molto legato.

Nonostante la situazione di classifica sia oggettivamente "tra virgolette critica" rispetto al passato, la scelta di accettare la chiamata è stata dettata dalla priorità assoluta di salvare il club: "ora era il momento di pensare solo ed esclusivamente al bene della Torres". Il mister si è detto convinto del potenziale della squadra: "Io sono convinto che questa squadra ha le caratteristiche le potenzialità per uscire fuori da questa situazione e faremo di tutto per per riuscirci". Ha anche precisato che queste sono solo "chiacchiere" e che il vero banco di prova inizierà subito.

Le priorità e il lavoro sulla testa dei giocatori

Dopo aver diretto i primi allenamenti, Greco ha trovato un gruppo disponibile e con qualità, sia nei volti noti che nei nuovi acquisti. La priorità immediata, tuttavia, è una sola: "adesso servono punti".

Al di là della tattica, la missione più delicata è quella psicologica. L'allenatore è chiamato a infondere nuovamente certezze e a liberare la mente dei giocatori, gravata dalle scorie dei risultati negativi.

Il compito è duplice:

Ritrovare la "leggerezza": Il mister ha chiesto ai suoi ragazzi di "cercare di sgombrare proprio la testa di di andare in campo con leggerezza", pur senza prescindere dagli elementi fondamentali del gioco, quali la "rabbia di vincere un contrasto".

Acquisire certezze: Secondo Greco, l'aspetto morale e tecnico si fondono: "credo sia quello di riacquisire certezze", e solo i risultati potranno consolidarle.

Greco ha visionato quasi tutte le partite del girone e non crede che la squadra valga i soli sette punti in classifica: "non credo che questa è una squadra che possa avere sette punti sinceramente".

Il modulo e l'attacco in crisi

Un altro tema caldo è l'attacco, con soli cinque gol all'attivo e un digiuno che dura da tempo. Greco ha subito chiarito che la responsabilità non ricade solo sui terminali offensivi: "non è un discorso solo di di attaccanti è sempre un discorso di di squadra". Il lavoro si concentrerà quindi sulla capacità di costruire occasioni, mettendo in condizione di segnare non solo gli attaccanti, ma tutti i componenti della rosa.

Riguardo al sistema di gioco, ha confermato l'impiego di un modulo che è nelle corde della squadra: "diciamo che 3 + 2 3 + 1 in blocco di di possesso e credo sia quella poi dove lavoreremo", in linea con l'assetto strutturato per un 3-4-3 o 3-5-2. Ha liquidato subito i riferimenti ai giocatori del passato, esortando a concentrarsi sul presente e sulla rosa a disposizione, che ritiene comunque composta da "tutti buoni giocatori". Per il futuro, la sua visione è improntata sul possesso e sulla volontà di "fare la partita", un approccio che mira a ristabilire le certezze in entrambe le fasi di gioco.

Il mister ha concluso rivelando di aver ricevuto numerosi attestati di stima da parte della tifoseria, un aspetto che "fa sempre piacere".

Sezione: Serie C / Data: Mar 11 novembre 2025 alle 20:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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