Il post-partita di Ascoli-Gubbio non è stato semplicemente un momento di analisi sportiva per il Presidente Passeri, ma l'occasione per condividere un sentito "Dispaccio" con la tifoseria e la città. Un messaggio che va oltre il campo, toccando l'animo del club, il morale dei giocatori e l'orgoglio di un intero popolo.

Tra risultati amari e determinazione della squadra

Il massimo dirigente bianconero ha aperto il suo intervento facendo il bilancio della settimana, descritta come un periodo "in chiaro scuro". Nonostante l’espressione di un "grande calcio" a tratti, i risultati sono stati inferiori alle aspettative. Ciononostante, Passeri non mostra segni di cedimento nella sua fiducia: "Settimana in chiaro scuro, momenti di grande calcio con risultati negativi, ma il tempo ci darà ragione, non ho dubbi".

La convinzione del Presidente si fonda sulla solidità percepita all'interno della società e della squadra. Lo spogliatoio, sebbene scottato dai recenti esiti, è vivo e combattivo. Egli ha notato una forte reazione emotiva nei protagonisti: "La squadra c’è, l’ambiente anche. Vedo i ragazzi e il mister incazzati neri". Questa rabbia costruttiva, unita al supporto incondizionato della piazza, si trasforma in energia positiva: "la comprensione e il supporto dei tifosi, e di Ascoli tutta, danno loro più forza, più convinzione".

Secondo Passeri, le difficoltà attuali non sono altro che tappe di un percorso di crescita essenziale: "Sono momenti di crescita, ogni errore, ogni incertezza, ogni sfortuna, ancora qualche passo e torniamo a divertici, ne sono certo".

Le inchieste e l'orgoglio del popolo piceno

Oltre alle questioni di campo, il Presidente ha affrontato con fermezza il tema delle indagini della procura sportiva, minimizzandone l'impatto sul morale. Ha definito alcune norme come "regole assurde", lasciando intendere che vengano talvolta applicate con un'attenzione particolare verso la sua società: "Non saranno le inchieste della procura sportiva a cambiarci l’umore, sappiamo che ci sono regole assurde e qualche volta le vogliono usare su di noi".

L’attenzione si è poi spostata sulla straordinaria reazione del territorio, descrivendo il "popolo della valle picena" come "straordinario". Secondo Passeri, l'unità e la fierezza del territorio sono una corazza contro ogni attacco esterno e difficoltà: "Tutte le negatività, dai risultati alle gogne mediatiche, fino alle regole sbagliate e applicate ad personam, sono affrontate con l’orgoglio di un popolo fiero".

Il Presidente ha voluto rimarcare come l'appoggio non sia mai venuto meno, neanche in relazione alle problematiche che hanno coinvolto lo sponsor del club, la Distretti Ecologici, società a lui strettamente legata. L’unanimità del sostegno ricevuto da ogni fascia della comunità — dai personaggi pubblici ai semplici tifosi — è stata per lui una prova commovente di stima personale e fiducia incondizionata. Il culmine di questa vicinanza è stato racchiuso in una frase che gli è stata sussurrata all’orecchio più volte: "nessuno ha avuto dubbi sulle vicende in cui è coinvolta la Distretti Ecologici, nostro sponsor e società a me vicina, anzi, all’orecchio mentre ci si abbraccia tutti, in tanti mi hanno detto 'conta su di me'". Un’autentica dimostrazione di appartenenza che lo ha riempito di orgoglio.

Dal campo alla solidarietà in India: un filo invisibile

Questa ondata di "calore umano" ha trovato un momento di particolare intensità durante la cena con i Fedelissimi, dove Passeri ha provato una forte "emozione". Trovarsi al centro di tanta passione, a rappresentare una fede unica, è stata per lui una sensazione immensa: "mi sembra troppo per uno come me, sì navigato, ma molto semplice dentro".

Passando da un contesto all'altro, da una cena informale in un ristorante tipico a una "splendida villa nel centro di Roma", il Presidente ha evidenziato il legame indissolubile che unisce le "gente perbene". Ha celebrato il matrimonio della sua socia, Andrea, con il suo "amico fraterno" Roberto, evento che si è trasformato in una lodevole iniziativa di beneficenza.

Gli sposi hanno infatti scelto di devolvere l'intera raccolta di doni in denaro per un progetto sociale in India. Il fondo è stato indirizzato al miglioramento della scuola Vijayamatauna, situata in un piccolo villaggio estremamente povero e fragile. Grazie a questo gesto di felicità condivisa, i lavori di potenziamento della struttura verranno eseguiti, offrendo la possibilità di un "futuro migliore" a numerosi bambini in difficoltà: "Tanti bambini che non hanno nulla potranno avere la possibilità di un futuro migliore. Grazie a un momento di felicità condiviso".

Il futuro è "tutti insieme"

Tornando all’ambito sportivo, Passeri ha raccontato di aver assistito all’ultima gara al fianco di Del Sole, rimasto in tribuna per infortunio. Il giocatore, impegnato nel suo recupero, ha mostrato una determinazione inedita, ma anche la sofferenza di non poter lottare in campo: "Glielo si legge negli occhi, così come quelli dei compagni, che già da ieri sono di nuovo al Picchio a costruire il futuro".

In chiusura, il Presidente ha ribadito che il "buono alla fine viene fuori", insistendo sul fatto che l’Ascoli ha già raggiunto un obiettivo fondamentale: "abbiamo una squadra, nel senso più bello della parola, e questo è già un obiettivo raggiunto". Il futuro, che si prospetta pieno di sfide, sarà affrontato in modo unitario e compatto: "Io sono qui e voi siete con me. Tutti insieme. Forza Ascoli e lunga vita alla Regina".

Sezione: Serie C / Data: Mar 11 novembre 2025 alle 16:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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