L'aria di cambiamento soffia forte sui lidi livornesi. Il Livorno ha ufficialmente dato il benvenuto ad Alessandro Formisano, il nuovo tecnico chiamato a guidare la squadra amaranto in una stagione che si preannuncia ricca di sfide e ambizioni. La presentazione, avvenuta lunedì 23 giugno presso i suggestivi Bagni Tirreno, ha visto la partecipazione di figure chiave della società, tra cui il presidente Joel Esciua, il direttore generale Maurizio Mosseri, il club manager Luca Mazzoni e il direttore sportivo Alessandro Doga, con il responsabile marketing Maurizio Laudicino a fare gli onori di casa. Accanto a Formisano, si uniscono al progetto livornese il vice allenatore Valerio Pignataro, il preparatore atletico Lorenzo Scalzeggi, Giacomo Lenzi come collaboratore tecnico e Pietro Parascandolo in qualità di preparatore dei portieri.
Le prime dichiarazioni del nuovo tecnico hanno subito messo in chiaro la filosofia che intende portare avanti. «Spesso le persone sono la mia principale motivazione, e Livorno non fa eccezione. Sono qui perché ho piena fiducia nelle persone e nel progetto che desideriamo costruire», ha esordito Formisano, sottolineando l'importanza del fattore umano e la solidità della visione condivisa. Ha poi aggiunto, con un pragmatismo che lo contraddistingue: «In questo momento, sognare a occhi aperti non serve a nulla. Il passaggio dalla D alla C è un balzo significativo, dobbiamo affrontarlo con umiltà e lasciare che l'ambizione cresca gradualmente. Questa è una delle piazze più prestigiose nel panorama della Serie C, un luogo dove il calcio si respira quotidianamente, dai ragazzi che giocano nel gabbione a quelli che si divertono per strada. Mi piacerebbe trasmettere proprio questo spirito sul campo».
La conversazione si è rapidamente spostata sulla composizione della futura rosa e sulla tattica che Formisano intende implementare. Il tecnico ha le idee chiare: «Vorrei assemblare una formazione giovane, affamata di successi e con una forte propensione alla vittoria, che faccia dell'intensità la sua cifra stilistica». L'idea di gioco è ambiziosa e orientata al controllo: «La mia concezione del calcio è strettamente legata al concetto di dominio del gioco. Vogliamo trascorrere il più tempo possibile nella metà campo avversaria, cercando di riconquistare il pallone nel minor tempo possibile e credendo fermamente che i nostri momenti più incisivi in fase offensiva si verifichino quando sono gli avversari ad avere il possesso».
Il salto di categoria rappresenta una sfida non indifferente, e Formisano ne è pienamente consapevole. «La Serie C, come tutto il calcio, si è evoluta. Ci sono molte differenze rispetto alla D, sia in termini di intensità di gioco che di approccio mentale alla partita», ha spiegato. Ha poi sottolineato la competitività del prossimo campionato: «Soprattutto nel girone B, ci sono numerose squadre di grande tradizione, abituate a palcoscenici di ben altro livello. Un altro aspetto che desidero evidenziare è la minima differenza tra le squadre di vertice e quelle a ridosso della zona play-out; per questo, anche nelle valutazioni, è fondamentale mantenere un grande equilibrio».
Per quanto riguarda la costruzione della squadra, Formisano adotta un approccio concreto. «Per il Livorno, la Serie C non può essere vista come il paradiso; siamo in una fase di "purgatorio", ed è naturale che ci debba essere una base da cui ripartire», ha affermato. Riconoscendo il lavoro svolto in precedenza, ha aggiunto: «Lo scorso anno è stato fatto un lavoro eccellente da un allenatore molto capace, e ora dobbiamo concentrarci su ciò che ci aspetta e valutare chi potrà intraprendere questo nuovo cammino. Sappiamo che in rosa ci sono giocatori di grande valore, e nei prossimi giorni parleremo con tutti per comprendere chi possiede la giusta motivazione per rimanere qui anche nella prossima stagione».
Sul fronte del mercato, il tecnico ha chiarito le sue intenzioni: «Non vogliamo replicare l'esperienza della Pianese a Livorno, semplicemente perché sono due realtà molto diverse per ambizioni e pressioni. Dobbiamo sempre ricordarci di essere il Livorno. Se sul mercato ci sarà l'opportunità di portare qui calciatori importanti, lo faremo, a prescindere che provengano dalla Pianese, dal Perugia o dal Benevento».
Interrogato sulla permanenza di giocatori chiave come Bellini e Hamlili, Formisano ha risposto con chiarezza: «Come per tutti gli altri, devo prima conoscerli. A molti di questi calciatori dovrà essere proposto un nuovo contratto, e per farlo dobbiamo prima confrontarci con loro e poi prendere le decisioni più opportune».
Infine, sull'interesse per Nardi, nome già accostato al Livorno la scorsa stagione, il tecnico ha precisato: «Si tratta sicuramente di un giocatore significativo e con qualità interessanti. Come per tutti gli altri calciatori, e ancor più per i giovani, dobbiamo capire se possiede la giusta mentalità per affrontare questa stagione. Questo vale per tutti, anche per chi ha disputato tutte le partite. Certamente, però, Nardi rientra tra i giocatori che prenderemo in considerazione per le nostre valutazioni».
L'era Formisano a Livorno è ufficialmente iniziata, con la promessa di un calcio intenso, ambizioso e radicato nel cuore pulsante della città.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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