Rimini, mister D'Alesio: «Non nego che è difficile stare concentrati solo sul campo»

La vigilia del match che vedrà il Rimini affrontare la Pianese è stata inevitabilmente condizionata dalle turbolenze che hanno investito la società romagnola. Il tecnico Filippo D'Alesio è intervenuto in conferenza stampa e ha dovuto fare i conti con le domande relative alla situazione societaria, confermando l'apprensione generale.

«Abbiamo appreso anche noi dal comunicato ufficiale quello che è successo e quello che è accaduto» ha esordito D'Alesio, indicando la comunicazione pubblica come unica fonte di informazione a disposizione. Riguardo alle voci su possibili cambiamenti al vertice, il mister ha chiarito la posizione dello staff tecnico: «Noi non siamo stati contattati da nessuna parte e il nostro referente istituzionale continua ad essere il dottor Buscemi. Se poi questo cambio dovesse effettivamente concretizzarsi, vedremo e valuteremo che cosa accadrà».

La difficoltà di restare concentrati

D'Alesio non ha potuto nascondere quanto sia difficile gestire la squadra in un momento di tale incertezza. «Non nego che per i ragazzi sia complicato e difficile riuscire a restare concentrati unicamente sul campo e sulla partita, ma è proprio quello che dobbiamo cercare di fare con tutte le nostre forze. È l'unica cosa che possiamo controllare in questo momento» ha ammesso il tecnico.

La sua riflessione è poi diventata più profonda, ponendo l'accento sulle priorità della vita: «Anche perché, in fin dei conti, nella vita esistono cose molto più serie e importanti del semplice giocare a calcio». Nonostante il caos esterno, la mente deve restare focalizzata sulla sfida sportiva in arrivo.

L'orgoglio di rappresentare la città

In vista della gara contro la Pianese, D'Alesio ha cercato di toccare le corde dell'orgoglio dei suoi calciatori. «Domani ci aspetta comunque una gara difficile contro un avversario ben organizzato, ma noi abbiamo il dovere morale di scendere in campo con l'orgoglio di rappresentare prima di tutto noi stessi, la nostra identità, la nostra città e l'intero popolo che tifa per il Rimini».

Il tecnico ha lanciato un appello alla responsabilità, chiedendo una reazione d'orgoglio in campo, unico modo per onorare l'impegno sportivo e la storia del club in un momento così delicato.