A quarantotto ore dal confronto diretto con il Ravenna, Cristian Bucchi si presenta alla stampa con la consapevolezza di chi sa di guidare una delle formazioni più in forma del girone. Il match di domenica rappresenta uno snodo cruciale nella prima fase del campionato, con due delle compagini che hanno collezionato più punti pronte a darsi battaglia davanti a un pubblico delle grandi occasioni.

L'allenatore dell'Arezzo non nasconde l'entusiasmo per l'appuntamento che attende la sua squadra. La settimana di preparazione è filata via senza intoppi, anche se il trainer amaranto sottolinea come certi appuntamenti si preparino quasi da soli, per il carico di motivazioni che portano con sé. "Abbiamo lavorato bene in settimana, partite come quella di domenica si preparano da sole. Si affrontano le squadre che hanno fatto più punti, ci sarà una grande cornice di pubblico e dentro di noi c'è voglia di giocarla. Dobbiamo godercela tutti, in campo e sugli spalti", ha dichiarato Bucchi secondo quanto riportato da arezzonotizie.it.

L'atmosfera che si respira nell'ambiente amaranto è quella dei grandi eventi, con la tifoseria pronta a riempire gli spalti per sostenere i propri beniamini. Una spinta emotiva che il mister vuole trasformare in energia positiva sul rettangolo verde, senza però lasciarsi travolgere dalla pressione del momento.

Nonostante lo status di matricola, il Ravenna ha dimostrato di possedere le carte in regola per competere ai vertici. Bucchi riconosce apertamente il valore degli avversari, mettendo in guardia i suoi da ogni forma di sottovalutazione. La squadra romagnola ha trovato rapidamente gli equilibri necessari per esprimersi ad alti livelli, forte di un organico esperto e ben strutturato.

"Le insidie non mancheranno: il Ravenna, nonostante sia una neo promossa, ha trovato molto presto gli equilibri di gioco. Hanno una rosa esperta e di valore, strutturata, interpretano le partite con grande fisicità", ha evidenziato il tecnico toscano. Dal punto di vista tattico, Bucchi si aspetta un avversario schierato con il modulo 352, la disposizione più diffusa nel girone, pur con le naturali varianti che ogni compagine apporta in base alle proprie caratteristiche.

La fisicità rappresenterà un fattore determinante dell'incontro. Il Ravenna ha costruito la propria identità anche sulla capacità di imporre battaglia nei contrasti e negli uno contro uno, un aspetto che l'Arezzo dovrà saper gestire con personalità e qualità tecnica.

Nella lettura della partita, il mister amaranto attribuisce un ruolo cruciale alle mosse dalla panchina. Le sostituzioni, a suo dire, possono spostare gli equilibri in qualsiasi direzione, risultando decisive tanto in senso positivo quanto negativo. "I cambi saranno decisivi come sempre, in positivo o in negativo: succede in ogni partita, chi subentra sposta gli equilibri da una parte o dall'altra", ha osservato.

I numeri certificano il momento eccellente delle due contendenti. Insieme all'Ascoli, Arezzo e Ravenna si sono dimostrate le formazioni più performanti del torneo fino a questo momento. Per gli amaranto, tuttavia, l'obiettivo rimane concentrato sul proprio cammino. "Noi, Ravenna e anche Ascoli finora abbiamo fatto meglio di tutti, lo dicono i numeri: per quanto ci riguarda, vogliamo continuare così, senza pensare troppo agli altri", ha precisato Bucchi, rivendicando un approccio focalizzato esclusivamente sul proprio percorso.

In conferenza stampa, l'allenatore ha svelato alcuni dettagli interessanti sulle caratteristiche dei suoi centrocampisti, sfatando qualche luogo comune. Contro ogni apparenza, il giocatore fisicamente più prestante e resistente della mediana amaranto è Chierico, mentre la palma di miglior recuperatore di palloni spetta a Guccione, un dato che potrebbe sorprendere molti osservatori.

"Sulle caratteristiche dei nostri centrocampisti, vi svelo un dettaglio: Chierico è il giocatore fisicamente più forte, quello con maggiore resistenza. E quello che recupera più palloni invece è Guccione. Nessuno l'avrebbe detto ma è così", ha rivelato il tecnico, aggiungendo una riflessione metodologica: "Spesso confondiamo struttura fisica con equilibrio tattico, sono due concetti differenti".

Questa precisazione svela un aspetto del lavoro di Bucchi, attento a valorizzare le qualità specifiche di ogni elemento della rosa, al di là delle impressioni superficiali legate alla mera fisicità.

La previsione del mister sulla natura del confronto è netta: ci si aspetta novanta minuti di calcio giocato a viso aperto, senza particolari artifici tattici. I duelli individuali rappresenteranno la chiave di lettura principale dell'incontro, un concetto che Bucchi definisce banale ma verosimile.

"Domani saranno decisivi i duelli individuali: concetto banale forse ma verosimile. Prevedo novanta minuti a viso aperto, senza tatticismi, un po' come l'anno scorso a Pescara", ha spiegato. Il riferimento al precedente di Pescara evoca una partita giocata con grande intensità e senza timori reverenziali, esattamente l'atteggiamento che il tecnico si aspetta di rivedere domenica.

La collocazione temporale della sfida, alla decima giornata di campionato, suggerisce di evitare qualsiasi tipo di speculazione. "Da parte nostra nessun calcolo, siamo solo alla decima di campionato, e credo che anche loro l'interpreteranno alla stessa maniera", ha affermato Bucchi, convinto che anche gli avversari adotteranno un approccio spregiudicato.

Pattarello, l'espulsione non cambia il giudizio

Tra i temi affrontati in conferenza, anche la situazione di Pattarello, protagonista di un'espulsione nel match di Rimini. Il tecnico amaranto ha voluto blindare il giocatore, sottolineando come l'episodio non abbia minimamente scalfito la considerazione nei suoi confronti.

"Pattarello? Tornerà con lo spirito di sempre, è molto cresciuto sotto questo aspetto e l'espulsione di Rimini non ha cambiato il giudizio che ho di lui", ha dichiarato Bucchi, confermando la fiducia nel proprio giocatore e nella sua maturazione caratteriale.

Il ritorno in città e le difficoltà come opportunità

Il trasferimento della sede di allenamento da Rigutino all'antistadio ha comportato un ritorno in città per la squadra, con l'opportunità di entrare maggiormente in contatto con la tifoseria. L'allenamento della vigilia si svolgerà alle Caselle, ennesima variazione di campo in un periodo caratterizzato da frequenti spostamenti.

"Lasciare Rigutino per lavorare all'antistadio ci ha riportato in città, a contatto con tanti tifosi. Domani ci alleneremo alle Caselle, è vero che non è facile cambiare campo così spesso ma le difficoltà fortificano, quindi lamentele zero", ha commentato Bucchi con filosofia, trasformando un potenziale disagio in elemento di crescita.

L'infermeria: out Renzi e Dezi, dubbi su Arena e Ravasio

Sul fronte della disponibilità, il tecnico ha fatto il punto sulle condizioni dei suoi effettivi. Renzi non sarà della partita, mentre Arena e Ravasio risultano convocabili pur non essendo al meglio della condizione fisica. La nota più pesante riguarda Dezi, che si è dovuto sottoporre a un piccolo intervento chirurgico di pulizia al ginocchio.

"Renzi non ci sarà, Arena e Ravasio sono convocabili anche se non si trovano al 100%, Dezi invece si è sottoposto a un piccolo intervento chirurgico di pulizia al ginocchio. Spero di riaverlo a disposizione per i primi di dicembre", ha spiegato il mister, che conta di recuperare quest'ultimo entro l'inizio del mese prossimo.

Nonostante le assenze, Bucchi si dice tranquillo sulle alternative a disposizione. La profondità della rosa permette di affrontare l'emergenza senza eccessivi patemi, come testimoniato dalle parole finali: "Ho comunque una squadra forte, per questo mi aspetto tanto e pretendo tanto".

Una dichiarazione che suona come un monito ai propri giocatori: le qualità ci sono, ora serve trasformarle in prestazione e risultato in una sfida che può dire molto sulle ambizioni stagionali dell'Arezzo.

Sezione: Serie D / Data: Ven 17 ottobre 2025 alle 19:15
Autore: Luigi Redaelli
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