Dopo aver lasciato un segno significativo nell'ultimo campionato con l'Adriese, Massimiliano Neri è attualmente in attesa di una nuova chiamata. Nella scorsa stagione, il direttore sportivo è stato uno degli artefici di un'annata sicuramente positiva per i granata, culminata con il quarto posto in classifica e la vittoria dei playoff del Girone C, ottenuta con il successo per 3-1 in finale sul campo del Treviso. Nonostante i risultati, il rapporto si è interrotto in estate e, ad oggi, Neri è ancora libero da vincoli contrattuali.

Noi di Notiziariocalcio.com lo abbiamo raggiunto in esclusiva per fare il punto della situazione sulla sua carriera e per avere un’analisi approfondita del campionato di Serie D.

Direttore Neri, come procede questo periodo d'attesa? Ci sono stati dei contatti dopo la fine dell'esperienza con l'Adriese?

«I contatti sono stati pochi, concentrati soprattutto verso la fine della scorsa stagione. In quel momento, eravamo fiduciosi, sia io che il mister, che ci potesse essere continuità all'Adriese. Successivamente, però, ho preferito non proseguire il rapporto e non dare conferma alla proposta che mi era stata fatta.

I tempi per definire la situazione si erano allungati, i direttori sportivi delle altre squadre si stavano già piazzando, e di conseguenza non si è concretizzato nulla altrove. Inoltre, all'Adriese ci sono state diverse vicissitudini interne, le cose sono diventate poco chiare a un certo punto, non si concretizzava nulla, e quindi ho preferito lasciare, così come hanno fatto anche diversi calciatori.»

A proposito dell'Adriese, in questo avvio di stagione la squadra ha raccolto sei punti in sette gare nel Girone C di Serie D. Qual è la sua opinione sull'attuale momento dei granata?

«Ora c'è una società nuova e non conosco tutti i calciatori. È una squadra giovane che farà un po' di fatica ad amalgamarsi, soprattutto all'inizio, perché ci sono stati tantissimi cambiamenti. Spero per i tifosi che le cose si aggiustino; io sono stato molto bene lì e auguro loro il meglio.»

Passando al campo, lei conosce bene il Girone C. Quali sono le squadre che la stanno impressionando in questo avvio? Si parla molto anche di una sua ex, il Cjarlins Muzane...

«La squadra del Cjarlins Muzane è forse la più attrezzata per salire in C, sia per la struttura societaria che per la qualità dei singoli giocatori, per tecnica e forza fisica. Ciononostante, credo che, alla fine, il Treviso sia la grande favorita per la promozione, in virtù della piazza, della passione e del prestigio che si porta dietro. In un campionato incidono tante cose, ma il Treviso è forse la squadra da battere.

Un’altra formazione che mi piace molto è il Mestre, assieme a Brian Lignano e anche l'Este, squadre che stanno facendo un buon percorso. Il resto del girone lo vedo abbastanza livellato; al momento c'è qualche delusione, come capita sempre, ma purtroppo a volte si cambia tanto e all'inizio si fa fatica a ingranare.»

Infine, cosa ne pensa della possibile riforma della Serie D che porterebbe i gironi da nove a otto e introdurrebbe la promozione per i vincitori dei playoff?

«Credo che sia una cosa corretta. Dare una promozione anche tramite i playoff è una gran bella novità e credo sia giusto dare la giusta importanza a questa fase del campionato. Sono totalmente favorevole, sarebbe ora che la mettessero in atto.»

Sezione: Esclusiva NC / Data: Gio 16 ottobre 2025 alle 12:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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