Dopo il pareggio maturato nella sfida contro il Chieti, l'allenatore de L'Aquila, mister Sandro Pochesci, ha commentato l'esito della gara ai microfoni di Rete 8, analizzando la prestazione dei suoi e il comportamento tattico degli avversari. Nonostante il punto diviso, il tecnico ha insistito sulla netta differenza di approccio e qualità tra le due formazioni.
Pochesci ha evidenziato come il Chieti abbia scelto un atteggiamento prettamente difensivo, invitando L'Aquila ad attaccare. "Alla fine abbiamo giocato con quattro punte, tanto loro miravano a farsi attaccare per poi provare a ripartire," ha spiegato. Il tecnico ha riconosciuto qualche errore nella gestione delle transizioni difensive. "Dovevamo lavorare meglio sulle preventive, ma pazienza."
Nonostante la supremazia territoriale, le occasioni si sono equamente divise, con la sfortuna che ha giocato un ruolo cruciale. "Noi abbiamo avuto l’occasione con Trifelli e la traversa colpita da Banegas, e poi abbiamo subito gol. Loro hanno avuto l’opportunità con il numero 8 e quella del loro attaccante centrale all’inizio."
Il dato inconfutabile, per Pochesci, è stato il controllo del gioco. "Però la squadra che aveva sempre il pallino del gioco era L’Aquila, loro si sono affidati alla palla lunga," ha ribadito con forza. Il gol subito, in particolare, ha lasciato l'amaro in bocca: "Non si può prendere gol su un rinvio del portiere. Pazienza, ci siamo subito rimessi sotto per continuare a giocare, e se andiamo ad analizzare, l'ultima occasione l'abbiamo avuta noi. C’era una squadra che giocava e una che subiva."
Nonostante il rammarico per la vittoria mancata, l'allenatore ha conferito grande valore al pareggio, specialmente considerando il valore degli avversari. "Per me questo è un punto d’oro perché loro sono una squadra valida, guidata da un bravo allenatore," ha dichiarato.
Pochesci non si è tirato indietro dall'esaltare la superiorità della sua rosa, ma con una nota di cautela. "Siamo una squadra di qualità e gli avversari non potevano pensare di palleggiare contro di noi: siamo molto più forti di tutti, ma non siamo noi a doverlo affermare." A riprova di ciò, ha citato il rendimento del Chieti nella giornata precedente: "Il Chieti domenica scorsa ha strapazzato il Teramo sotto l'aspetto del gioco."
La scelta tattica del Chieti è stata interpretata come un omaggio alla forza dell'Aquila: "Loro per marcarci hanno dovuto giocare a specchio."
L'allenatore ha ammesso che il team è consapevole dei rischi connessi al proprio approccio offensivo. "Certo, mi mancava solo prendere un gol da rinvio del portiere," ha ironizzato. La squadra ha ritrovato la propria fluidità con le variazioni in corsa: "È normale che quando abbiamo inserito Carella e Ndoye sugli esterni, abbiamo ripreso in mano completamente le redini della partita. Era un incontro che, per come si era sviluppato, doveva concludersi così."
Infine, Pochesci ha commentato l'episodio della sua espulsione dalla panchina. "Pensavo avessero allontanato uno della mia panchina. Io non ho detto nulla, stavo semplicemente parlando con un mio giocatore. Comunque, vinceranno anche senza il mister in panchina. È lo stesso."
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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