Pomeriggio amaro per l'Anzio, travolto tra le mura amiche dal Budoni nella sesta giornata del campionato di Serie D. La formazione sarda, guidata da mister Cerbone, ha messo in scena una prova autoritaria che ha fruttato ben cinque reti, lasciando a zero la compagine neroniana allenata da Bignozzi. Un risultato che fotografa con impietosa chiarezza i diversi momenti di forma delle due squadre e che solleva interrogativi importanti in casa Anzio.
La gara ha preso una piega favorevole agli ospiti sin dalle primissime battute. Dopo appena tre minuti, Ljubanovic ha inaugurato le marcature con una soluzione balistica dalla distanza che ha lasciato di stucco l'estremo difensore locale Vona: la traiettoria, resa ancora più insidiosa dalla deviazione sul legno orizzontale della porta, si è insaccata beffardamente alle spalle del portiere neroniano. Un avvio shock che avrebbe potuto fiaccare qualsiasi avversario.
La doccia fredda iniziale è stata seguita, dopo soli sette minuti, da un nuovo affondo degli isolani. Santoro si è reso protagonista di un'incursione individuale sulla corsia mancina, culminata con una conclusione potente e precisa che ha nuovamente trafitto Vona, siglando il raddoppio. Al decimo minuto il tabellino luminoso segnava già 0-2, una situazione di estrema difficoltà per i padroni di casa.
L'Anzio ha tentato di reagire all'inerzia negativa del match intorno alla mezz'ora del primo tempo. Al minuto trentacinque, Bencivenga - tra i più propositivi della formazione locale - ha provato a riaprire le ostilità con un diagonale insidioso che però non ha centrato lo specchio della porta, scivolando di poco sul fondo. Gli sforzi offensivi dei neroniani sono proseguiti anche nel finale di frazione: al quarantaquattresimo minuto ancora Bencivenga si è reso pericoloso, ma stavolta è stato il portiere ospite Tirelli a negare la rete con un intervento sicuro.
Nel mezzo, al quarantesimo, era stato invece Vona a dover compiere un intervento decisivo per arginare un violento tentativo di Pinna. Tuttavia, proprio quando sembrava che l'Anzio potesse raggiungere l'intervallo con un divario contenuto, è arrivata la terza marcatura sarda. Sul finire dei primi quarantacinque minuti, Ladu ha trovato l'angolazione perfetta alla destra di Vona, portando il Budoni sul definitivo 0-3 che ha chiuso virtualmente i giochi già prima del riposo.
La ripresa si è aperta con i locali intenzionati a non mollare nonostante l'evidente divario tecnico e di risultato. All'ottavo minuto della seconda frazione, nuovamente Bencivenga ha tentato la via della rete con una conclusione degna di nota, confermandosi l'elemento più intraprendente dello schieramento di Bignozzi. Dieci minuti più tardi si è consumato l'episodio più controverso dell'incontro: il centrocampista neroniano, lanciato a rete in posizione favorevole all'interno dell'area di rigore avversaria, è stato atterrato dal portiere Tirelli. Un contatto che appariva evidente agli occhi di tutti i presenti e che avrebbe meritato la massima punizione. Tuttavia, il direttore di gara Caresia della sezione di Trento ha lasciato incredibilmente proseguire, ignorando le proteste della panchina e dei giocatori dell'Anzio.
Nonostante l'amarezza per l'episodio arbitrale, i padroni di casa hanno continuato a cercare la rete della bandiera. Al venticinquesimo minuto Salvador, appena subentrato dalla panchina, ha impegnato Tirelli con un buon tentativo, senza però riuscire a superarlo. La risposta del Budoni non si è fatta attendere: appena un minuto dopo, una ripartenza fulminea ha portato Pinna a presentarsi indisturbato davanti al neo entrato Ciotti (subentrato a Vona dopo un minuto della ripresa), siglando la quarta rete ospite che ha definitivamente chiuso ogni residua speranza neroniana.
Il quintetto è stato completato nel lungo recupero concesso dal direttore di gara. Al quarantasettesimo minuto della seconda frazione, dopo alcuni tentativi in contropiede, Sirotic ha approfittato degli ampi varchi lasciati dalla difesa locale ormai proiettata in avanti alla ricerca del gol della consolazione, chiudendo il punteggio sul pesantissimo 0-5.
Dal punto di vista disciplinare, il signor Caresia ha estratto sei cartellini gialli: tra le file dell'Anzio sono finiti sul taccuino Di Razza, Jefferson, Dalla Valle e Noce, mentre per il Budoni sono stati ammoniti Ladu e Gomez. I calci d'angolo si sono distribuiti in modo relativamente equilibrato (4-6 per gli ospiti), mentre il recupero è stato nullo nel primo tempo e di cinque minuti nella ripresa.
Per la squadra di casa si tratta di una sconfitta che lascia il segno, non tanto per il risultato in sé quanto per le modalità con cui si è materializzato. La prestazione degli uomini di Bignozzi è apparsa discontinua e fragile in fase difensiva, incapace di arginare le offensive avversarie soprattutto nei primi venti minuti. L'unico elemento positivo da salvare è stata la grinta di alcuni interpreti, su tutti Bencivenga, che non hanno mai smesso di lottare nonostante l'esito ormai compromesso.
Sul fronte opposto, il Budoni esce dal comunale neroniano con un bottino pieno che consolida la posizione in classifica e conferma l'ottimo momento attraversato dalla formazione sarda. La prestazione corale degli uomini di Cerbone, letali in ripartenza e cinici sotto porta, rappresenta un esempio di calcio efficace e concreto. Particolarmente brillanti sono apparsi Ljubanovic, Santoro e Ladu nella prima frazione, mentre nella ripresa hanno lasciato il segno Pinna e Sirotic.
Per l'Anzio si apre ora una settimana di riflessione in vista del prossimo impegno di campionato. La squadra neroniana dovrà necessariamente voltare pagina in fretta, lavorando sugli aspetti difensivi che contro il Budoni sono apparsi particolarmente lacunosi. Il tecnico Bignozzi avrà il compito di ricompattare il gruppo e ritrovare quella solidità che nelle prime uscite stagionali aveva garantito risultati ben diversi. La strada è ancora lunga e il campionato di Serie D, notoriamente equilibrato e combattuto, offre sempre occasioni di riscatto a chi sa interpretarle nel modo giusto.
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