Rimini, c'è la nomina del nuovo legale rappresentante: il Tribunale prende il controllo

Si apre un nuovo e cruciale capitolo nella complessa e travagliata vicenda societaria del Rimini. Una "telenovela" che, come ampiamente documentato dal Il Resto del Carlino, continua a tenere il club lontano dalle questioni strettamente legate al campo da gioco, concentrando l'attenzione sulle carte bollate e le aule di tribunale.

Il Tribunale di Milano ha ufficializzato una decisione di grande peso, nominando Antonio Buscemi quale nuovo legale rappresentante della società romagnola. Questo avvicendamento è avvenuto in sostituzione di Valerio Perini, figura considerata di fiducia della Building Company di Giusy Anna Scarcella, finora al timone del club.

La mossa del Tribunale si inserisce nel contesto del sequestro conservativo delle quote societarie, provvedimento emesso diversi mesi or sono. Tale misura fu adottata in seguito al decreto ingiuntivo presentato dall'ex presidente del club, Alfredo Rota, il quale rivendica un credito di circa 200mila euro attraverso la sua società, la VR Trasporti.

Con la nomina di Buscemi, l'autorità giudiziaria assume di fatto il controllo operativo della società. Buscemi opererà sotto la stretta supervisione del 

Tra i primi compiti del nuovo legale rappresentante vi sarà la necessità di regolarizzare i tesseramenti di alcuni componenti chiave dello staff dirigenziale e tecnico, i cui contratti erano rimasti in sospeso. L'intervento del Tribunale consentirà, in particolare, di definire la posizione del direttore sportivo Stefano Giammarioli, del segretario generale Giuseppe Bellantoni e del responsabile del settore giovanile Pietro Tamai, quest'ultimo già in procinto di lasciare l'incarico.

In sintesi, la Building Company è ora subordinata alla gestione diretta del Tribunale fino a quando non sarà onorato l'intero debito nei confronti di Rota. Una situazione sempre più intricata e pesante, che impone a una piazza storica e appassionata come Rimini di vivere un periodo di forte incertezza, lontano dalla stabilità e costretta a seguire le dinamiche legali piuttosto che le gesta sportive.