Il derby del "Curi" tra Perugia e Arezzo, conclusosi con un risultato che lascia l'amaro in bocca ma anche la consapevolezza di aver giocato da "squadra vera", è stato analizzato a caldo dal tecnico biancorosso Giovanni Tedesco. L’allenatore ha riconosciuto la grande prestazione del suo gruppo, ma ha puntato il dito sia sui difetti tattici della squadra in alcune fasi chiave, sia su scelte arbitrali ritenute incredibili.

Tedesco ha subito voluto ristabilire l’equilibrio sul valore in campo, allontanando le speculazioni sulla differenza di classifica: «Anche alla vigilia avevo detto quello che penso, che non ci sono 24 punti tra noi e l’Arezzo», riconoscendo che gli avversari «gioca un buon calcio». Nonostante ciò, il Perugia ha affrontato la gara con la giusta determinazione, dando "continuità a quello che stiamo facendo".

La nota dolente, tuttavia, si è presentata in momenti cruciali del match, in particolare dopo l'espulsione dell'avversario Iaccarino. Incredibilmente, la superiorità numerica si è trasformata in un boomerang: «I pochi minuti in superiorità li abbiamo sofferti». Il tecnico ha identificato la mancanza di lucidità come il problema principale: «La gestione è stata sbagliata. Manca capire il momento, che dovevi fare girare palla velocemente e trovare il buco». La "frenesia di volerla vincere" ha prevalso sulla ragione, spingendo la squadra a lanciare lungo e vanificando la possibilità di trovare spazi tra le linee. Il paradosso, secondo Tedesco, è che l'espulsione di Iaccarino ha «favorito più loro che noi».

La rabbia maggiore, però, è stata indirizzata verso la direzione di gara, soprattutto per l'espulsione di Manzari, definita senza mezzi termini come «incredibile». Il tecnico ha espresso dubbi sulla regolarità dell'intervento del VAR (FVS) per un doppio giallo e ha lanciato una frecciata al direttore di gara, suggerendo che «l’arbitro si vede che non vedeva l’ora di fare dieci contro dieci». L’episodio, unito al «mancato rigore a Montevago», ha alimentato la frustrazione del tecnico che, pur non volendo fare polemica, ha annunciato che rivedrà «gli episodi».

Sul fronte del miglioramento tecnico, Tedesco ha identificato i settori chiave: «Sicuramente dobbiamo migliorare negli ultimi trenta metri, l’ultimo passaggio». Ha ammesso che qualcosa è "malato" nelle ripartenze, dove spesso emerge una certa "frenesia," soprattutto nel primo tempo. Nonostante il Perugia sia a 8 punti dalla vetta, il mister sa che «c’è tanto da fare», ma la squadra lo segue al «110 per 100».

In vista della prossima trasferta in Sardegna contro la Torres, l'assenza di Manzari è importante, ma non preoccupa Tedesco, forte di una rosa ampia e di qualità. Ha citato la performance eccezionale in allenamento di Tumbarello e Calapai e la duttilità di Kanoute schierato come trequartista.

Infine, la vera iniezione di fiducia è arrivata dalla reazione emotiva dei giocatori a fine gara. Interrogato sul loro stato d’animo, Tedesco ha risposto: «Erano arrabbiati, inc… come preferite. Giustamente». E questo, per un allenatore, è il segnale più grande: «Per un allenatore questo è un grande segnale, la squadra è viva». La chiusura è un elogio a Tozzuolo, un giocatore che ha fatto una «grandissima partita» e che rappresenta il tipo di atleta che ogni allenatore vorrebbe, data la sua applicazione e le sue origini perugine.

Sezione: Serie C / Data: Lun 10 novembre 2025 alle 10:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
vedi letture
Print