La partita tra Villa Valle e Chievo Verona, valida per il campionato di Serie D, ha lasciato strascichi di polemiche e tensioni che vanno ben oltre il risultato sportivo.

L'attenzione si è spostata su un episodio grave e inaccettabile avvenuto a bordocampo, protagonista un calciatore della squadra ospite e la Social Host della società bergamasca.

L’oggetto del contendere, e purtroppo del pesante attacco verbale, è stata Sofia Balzani, la ragazza del numero 10 del Villa Valle, Matteo Perrotti. Secondo le ricostruzioni fornite dal club e successivamente confermate dal calciatore stesso (noto anche per la sua partecipazione in Kings League), per tutta la durata del match, la giovane, che svolgeva il ruolo di Social Host per il Villa Valle, è stata continuamente insultata da un atleta avversario.

Le offese, definite dalla società e dal calciatore come pesanti e sessiste, hanno generato momenti di grande concitazione al termine della gara. Matteo Perrotti ha deciso di riassumere l'accaduto e di esprimere tutta la sua indignazione dopo il fischio finale.

Il calciatore del Villa Valle ha voluto chiarire immediatamente la sua posizione. «Quello che è successo oggi in Villa Valle-Chievo Verona non può passare inosservato,» ha dichiarato Perrotti.

Ha premesso di essere un atleta abituato alla ruvidezza del campo da gioco. «Non sono solito fare queste cose e neanche offendermi per insulti ricevuti sul campo da gioco, specialmente tra noi calciatori.» Ha spiegato di comprendere le battute fatte per innervosire o condizionare la prestazione, ammettendo che anche lui le ha fatte in passato. «Finita la partita ci si stringe sempre la mano ed è così ogni domenica da quando gioco a calcio. Anche questo fa parte della competizione e dei sani principi dello sport.»

Tuttavia, l'episodio odierno ha superato ogni limite: «Oggi, però, è successa una cosa inaccettabile che va contro ogni valore umano.»

L'attacco è cominciato dopo pochi minuti di gioco. Un calciatore del Chievo si è avvicinato a Perrotti e ha iniziato a insultare pesantemente la sua fidanzata, che si trovava a bordocampo. Il motivo? Perrotti fatica a trovarne uno plausibile, ipotizzando che la causa potesse essere la popolarità social della ragazza o semplicemente il tentativo di destabilizzare la sua prestazione.

La situazione è precipitata quando gli insulti sessisti sono stati ripetuti a pochi metri da lei, permettendo a Sofia Balzani di sentire e comprendere che era lei l’oggetto delle offese.

Come era prevedibile, la conclusione della partita ha portato a tanti momenti di scompenso e tensione tra il campo e gli spogliatoi. Perrotti ha sottolineato che, anche se non sono mai arrivate scuse ufficiali, non le avrebbe comunque accettate.

La sua reazione è stata netta: «Ho deciso di denunciare l’accaduto per tutelare i valori dello sport.» Una presa di posizione forte, che mira a dare un segnale inequivocabile contro un comportamento che, nel mondo del calcio, non può e non deve trovare spazio.

Sezione: Serie D / Data: Dom 09 novembre 2025 alle 21:20
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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