Fidelis Andria, sospiro di sollievo per il capitano Allegrini: trauma cranico non commotivo, ecco i giorni di stop

Giungono aggiornamenti cruciali sullo stato di salute del difensore e capitano della Fidelis Andria Jimmy Allegrini, uscito infortunato nella giornata di ieri durante la difficile gara di campionato contro la Virtus Francavilla. La società ha diffuso un comunicato ufficiale che, se da un lato conferma la serietà dell'impatto subito, dall'altro regala un sospiro di sollievo allontanando le ipotesi più drammatiche.

L'episodio che ha causato grande apprensione si è verificato sul campo di gioco e ha coinvolto il leader della retroguardia biancazzurra. La violenza del colpo subito in un contrasto aereo o terrestre ha reso indispensabili immediati esami diagnostici, al fine di valutare la natura e l'entità del trauma subito dal calciatore.

Gli accertamenti specialistici eseguiti hanno fornito un quadro clinico dettagliato ma confortante. Le analisi hanno evidenziato che il capitano ha riportato un trauma cranico di natura non commotiva. Questa specifica diagnosi medica allontana, fortunatamente, le ipotesi più gravi relative a un danno neurologico immediato. Tuttavia, il difensore non è uscito indenne dal colpo: ha riportato anche una ferita lacero contusa, localizzata nella delicata regione temporo-parietale, ossia il lato del cranio.

Nonostante il trauma sia stato classificato come non commotivo, la prudenza medica è massima, specialmente quando si tratta di traumi alla testa. Per il calciatore sono stati prescritti tassativamente dieci giorni di riposo assoluto. Questo periodo sarà indispensabile per consentire la guarigione della ferita esterna e, soprattutto, per monitorare l'evoluzione del trauma cranico, garantendo un recupero totale e sicuro prima di autorizzare il ritorno all'attività agonistica.

La società, attraverso la nota ufficiale, ha voluto esprimere tutta la propria vicinanza al suo difensore simbolo. Il messaggio è un augurio sincero di pronta guarigione rivolto al capitano, che sottolinea l'importanza della sua figura all'interno dello spogliatoio e in campo per i colori biancazzurri. La notizia che non vi siano state fratture o commozioni cerebrali gravi permette a tutto l'ambiente di tirare un sospiro di sollievo, pur dovendo fare i conti con uno stop di dieci giorni che impone alla squadra una pausa forzata dal suo leader difensivo.