Alla fine, a prevalere è la tesi della conservazione. Il Potenza va avanti con il duo composto da De Giorgio e De Vito, che restano confermati nei rispettivi ruoli. Dopo un ulteriore e serrato confronto svoltosi in mattinata, può così iniziare la "fase due" della gestione tecnico-sportiva del club, attualmente in crisi, anche se si attende ancora il sigillo dell'ufficialità sulla decisione definitiva.

Prima di arrivare a questa conclusione, però, l'amministratore delegato del club rossoblù, Nicola Macchia, ha scosso profondamente le acque. Ha lasciato intendere in modo chiaro che la fiducia nel direttore sportivo De Vito aveva vacillato, tanto da aver contattato attivamente due nuovi direttori sportivi per sostituirlo. Di riflesso, anche la posizione dell'allenatore De Giorgio ha scricchiolato.

Tuttavia, dopo queste manovre, lo stesso Macchia si è lasciato guidare da considerazioni di altra natura, optando per non cambiare nulla. Di fatto, si tratta di un rinvio della decisione, nella speranza che la scossa auspicata, soprattutto in termini di risultati sportivi, arrivi all'improvviso e rimetta la situazione a posto.

La situazione era tutt'altro che statica. Nella giornata di ieri, l'intesa con Giuseppe Di Bari sembrava ormai cosa fatta. A Di Bari, ex direttore sportivo con esperienze al Foggia (dove ha conquistato Coppa Italia, campionato e Supercoppa di Lega Pro), Arezzo, Novara, Crotone e Juve Stabia, sarebbe stato offerto un contratto biennale per assumere il doppio ruolo di direttore dell'area tecnica e di direttore sportivo. Un elemento che faceva propendere per la sua candidatura era l'aver espresso al club il proprio gradimento per la conferma di Pietro De Giorgio in panchina.

Ma Di Bari non era l'unico profilo vagliato. Nelle ore precedenti, Macchia junior aveva sostenuto un colloquio anche con Antonio Amodio, il direttore sportivo che nelle ultime stagioni ha operato al Giugliano, contribuendo alla storica partecipazione del club campano ai playoff di Serie C, prima di essere ingaggiato dal Crotone. L'ostacolo, nel caso di Amodio, è emerso quando questi avrebbe indicato in Gaetano Fontana il nome dell'allenatore giusto per una svolta, sottolineandone l'esperienza nel prendere squadre in corsa. Questa specifica indicazione, però, non ha deposto a favore di Amodio.

Al termine della giornata, dopo aver condotto attente valutazioni che hanno tenuto conto sia della natura tecnica che di quella economica, è arrivato il dietrofront. Tutto resta come era. Sia Di Bari che Amodio sono stati avvisati telefonicamente della decisione, ma sarebbero stati comunque invitati ad attendere eventuali prossimi sviluppi, nell'eventualità (che, si precisa, nessuno si augura) che la situazione del campo non subisca i mutamenti sperati.

Sezione: Serie C / Data: Mar 11 novembre 2025 alle 12:55
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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