Il Fasano incappa nel primo stop stagionale, uscendo sconfitto per 2-3 dalla sfida casalinga contro il Pompei. Un risultato che ha lasciato l'amaro in bocca all'ambiente biancazzurro e ha spinto il tecnico Luigi Agnelli a un'analisi immediata e schietta in sala stampa. La sua disamina, come riportato anche dalle testate locali, si è concentrata non tanto sull'aspetto tattico, quanto sull'approccio mentale alla gara.

L'allenatore ha subito individuato la causa principale del passo falso in un deficit di mordente agonistico, quella spinta in più che aveva invece caratterizzato positivamente le precedenti uscite del Fasano. Secondo Agnelli, la squadra non ha mostrato la necessaria aggressività: «È mancata quella cattiveria che ci ha contraddistinto nelle scorse partite». Questa assenza di determinazione è stata l'elemento cruciale che ha spianato la strada alla formazione campana.

Ciò che ha colpito maggiormente sono state le parole di auto-accusa del tecnico, pronto ad assumersi ogni onere per la prestazione incolore dei suoi. Agnelli ha puntato il dito contro sé stesso, riconoscendo una sua precisa responsabilità nel non aver saputo caricare la squadra come richiesto. Il Mister ha ammesso apertamente: «Colpa mia. Devo migliorare sotto questo punto di vista e cercare di trasmettere più cattiveria». Si tratta di una presa di posizione forte, che sposta l'attenzione dal singolo errore tecnico alla necessità di rafforzare il carattere e la mentalità del gruppo.

Tra le ipotesi avanzate per spiegare il calo di tensione, il tecnico ha sollevato il dubbio di una potenziale leggerezza nel giudicare l'avversario. Non è escluso, infatti, che i calciatori abbiano in qualche modo "sottovalutato gli avversari" che, al contrario, hanno dimostrato grande efficacia. Pur riconoscendo che alcuni episodi della gara possano essere andati "un po’ contro" alla sua squadra, Agnelli ha ribadito di non voler indugiare su tali situazioni. L'obiettivo primario non è cercare alibi, ma affrontare con realismo i problemi emersi.

Archiviata la prima sconfitta in campionato, la parola d'ordine è adesso una sola: reazione. Il tecnico ha tracciato il percorso per uscire immediatamente da questo momento di difficoltà, invitando i suoi a un impegno costante. L'imperativo è quello di non abbattersi, ma di "continuare a lavorare e rialzarci dalla prima sconfitta".

Questo processo di risalita richiederà uno sforzo extra, che partirà proprio dalla guida tecnica: il Mister ha infatti assicurato che il suo impegno sarà massimo. La promessa è quella di intensificare la preparazione e l'approccio mentale al lavoro, nella convinzione che solamente un surplus di dedizione possa ristabilire la mentalità vincente. La conclusione del suo intervento è stata, in questo senso, una vera e propria dichiarazione di intenti: «Dovrò lavorare il doppio». L'obiettivo è ritrovare immediatamente quella "cattiveria" che in precedenza ha permesso al Fasano di distinguersi in campo.

Sezione: Serie D / Data: Lun 17 novembre 2025 alle 10:00
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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