L’amaro pareggio per 1-1 in trasferta contro l'Acireale non ha spento l'ottimismo e la visione di Alfio Torrisi. Il tecnico della Reggina, intervenuto in sala stampa e ai microfoni di Radio Febea, ha offerto un'analisi approfondita e senza filtri della partita, esprimendo contemporaneamente la sua soddisfazione per i progressi visti in campo e la consapevolezza dei pericoli scampati.
La prima e più veemente constatazione dell’allenatore è stata sul risultato finale, ritenuto stretto per quanto espresso dal gruppo. «Meritavamo la vittoria», ha asserito Torrisi, riconoscendo l'intensità con cui i calciatori hanno lottato «fino all’ultimo». Il dato più incoraggiante per il mister è il netto miglioramento nella fase di produzione offensiva. Se nelle due precedenti uscite, contro San Cataldo e Igea Virtus, era stata registrata «solo un’occasione» nitida, la sfida contro l’Acireale ha visto la squadra creare tra le «sei o sette» e le «sette-otto» chance da rete.
È proprio in questa evoluzione tattica che Torrisi intravede la direzione intrapresa dal suo progetto. «Inizio a vedere la mia Reggina», ha dichiarato l'allenatore, specificando come lo sforzo della squadra stia andando oltre i problemi strutturali: «nonostante il deficit fisico che incombe», sul piano della mentalità e della reazione sono emerse «buone cose». Questa consapevolezza è stata esaltata in particolare dopo l'intervallo, quando si è concretizzata la piena identità di gioco desiderata: «Nel secondo tempo ho visto la squadra che voglio io, una Reggina che propone, attacca».
L’analisi del tecnico non è stata, tuttavia, esente da critiche severe, soprattutto riguardo l'approccio iniziale alla gara. Torrisi non ha esitato a puntare il dito contro le sbavature individuali che hanno rischiato di compromettere il risultato prima del tempo. «Abbiamo fatto tanti errori singoli, è vero», ha ammesso, riconoscendo il merito degli avversari nel capitalizzare tali incertezze. La franchezza dell'allenatore si è spinta fino a quantificare il rischio corso: «il primo tempo poteva finire 3-0» a favore dei padroni di casa.
Nonostante questa partenza a rilento, il tecnico ha ribadito che, con il passare dei minuti, ha cominciato a riconoscere «le mie cose» nel modo in cui la formazione ha gestito spazi e ritmi, un segnale di allineamento tattico sempre più saldo. «Sono contento comunque, anche se dispiace per il risultato, contro una squadra forte e difficile da affrontare», ha concluso Torrisi sulla prestazione generale.
L’intervista ha toccato anche un punto cruciale del match: la sostituzione di Blondett. Torrisi ha chiarito che non si è trattato di una scelta tecnica, ma di una necessità legata alle condizioni fisiche del difensore. «Blondett non sta benissimo, anche se la settimana aveva detto altro», ha specificato. Di fronte alle evidenti difficoltà del giocatore, la scelta è ricaduta su un cambio preventivo. L’ingresso in campo di Adejo, in risposta all'emergenza, ha ricevuto l'elogio dell'allenatore: «Vista la difficoltà, ho pensato di inserire Adejo, che ha risposto bene». Un segnale di profondità della rosa che, pur tra mille difficoltà, sta cercando di trovare la quadratura.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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