Una vittoria per 4-0 che non solo vale tre punti pesanti in chiave salvezza, ma infonde nuova fiducia nell'ambiente Vigor Lamezia. Mister Mancini ha espresso la sua grande soddisfazione al termine della gara contro il Ragusa, sottolineando come l'atteggiamento sia stato il vero motore del successo.

«Mi è piaciuto l’atteggiamento gagliardo, aggressivo che abbiamo avuto dall’inizio», ha dichiarato il tecnico, il cui esordio con un modulo tattico rivisto è stato premiato. Nonostante fosse la prima volta che la squadra lo utilizzava pienamente, il tecnico ha rivelato che l’episodio che ha sbloccato la gara ha ripagato schemi provati con insistenza: «Mai come stavolta [le situazioni provate] sono sempre riuscite».

Nonostante il risultato roboante, Mancini ha invitato tutti alla calma, sottolineando che c'è ancora «tanto da lavorare». Il Ragusa, avversario "sbarazzina, piena di giovani," ma "organizzata," ha corso per novanta minuti. I biancoverdi sono stati bravi ad approfittare del "momento giusto" per colpire e «chiudere subito la partita». Successivamente, la gara è stata gestita, nonostante qualche brivido su palla inattiva: «Abbiamo rischiato qualcosa soprattutto su calci piazzati, e però diciamo c’è stato il controllo della gara».

Un focus particolare è stato dedicato a Catalano, che ha messo lo zampino nelle ultime marcature decisive. Il tecnico lo ha definito un giocatore non certo da scoprire, che «in questa categoria ha sempre fatto tanti assist e tanti gol». L'avvio è di «buon auspicio», ma l'integrazione è ancora in corso: «Si deve integrare con la rosa della squadra e nei meccanismi, però c’è la predisposizione e questa è già tanto».

Mancini ha poi svelato la ragione della correzione tattica che ha visto la squadra passare dal 4-3-3 iniziale a un 3-5-2 a risultato acquisito. Il motivo è prettamente difensivo e fisico: «Vedevo concedevamo qualcosa sulle palle inattive anche in virtù della differente stazza». La formazione iniziale infatti, difendendo «quasi uomo e uomo» sui cross avversari, mancava di centimetri. La scelta del 3-5-2, sacrificando l'ampiezza, ha garantito «più copertura sia su palle inattive che su cross soprattutto», consentendo comunque efficaci ripartenze.

Riguardo al poker di marcatori (Catalano, Marigosu, Mascari, Tandara), il tecnico ha ribadito la sua filosofia: la «qualità ti serve» e lui lascia spazio alla fantasia. La sua linea è chiara: l'interpretazione del gioco è lasciata ai giocatori, specialmente negli ultimi metri, dove «la fantasia deve uscire fuori, la qualità esce fuori». Un giocatore di talento che tenta la giocata, ha specificato, non verrà mai frenato: «A un giocatore di qualità che mi salta l’uomo, tira in porta, non gli dico no, passa o meno».

Nonostante l'entusiasmo generato dalla vittoria, che permette di «creare entusiasmo» e «respirare anche in classifica», Mancini ha posto l'attenzione sulla principale lacuna dell'organico in vista dei prossimi impegni: «È normale che pretendo tanto altro perché si può solo crescere». Il modulo sperimentale è difficile da assimilare, ma la maggiore difficoltà risiede a centrocampo, dove la presenza di «un solo under» pregiudica «un pochettino anche le sostituzioni». La possibilità di avere un’alternativa in quel ruolo, ha concluso il Mister, «sarebbe più facile lavorare».

Sezione: Serie D / Data: Lun 10 novembre 2025 alle 15:30
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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