Il Pescara è uscito sconfitto dalla sfida contro il Monza, un risultato che di per sé, data la caratura dell’avversario, potrebbe anche "starci", come ha ammesso il Presidente Daniele Sebastiani. Ma a preoccupare e a scatenare la reazione "a caldo" del numero uno biancazzurro non è tanto la sconfitta, quanto piuttosto «i modi con cui arrivano le sconfitte che non vanno bene».

Intervenuto ai microfoni di Rete8, Sebastiani ha messo subito in chiaro l’obiettivo primario della società: «Il Pescara ha l'obiettivo di mantenere la categoria». Per centrare questo traguardo, è indispensabile l’impegno massimo, che secondo il Presidente sta venendo a mancare. La critica più forte è indirizzata alla condizione atletica e alla grinta: «Serve l'impegno massimo in primis dei giocatori e la condizione fisica che non vedo».

A fare da contraltare alla prestazione deludente è stato solo il pubblico, definito da Sebastiani come «il migliore in campo», che ha sostenuto la squadra «fino al 95' perché sa che è troppo importante mantenere la categoria».

Il Presidente ha poi utilizzato l'esempio della seconda rete subita per fotografare il problema sistemico: «Così però non va, vedi secondo gol preso. C'è qualcosa che non funziona». La richiesta ai giocatori è quella di un sacrificio totale: «Possiamo perdere, ma in campo bisogna dare l'anima, di tutto e di più». Manca la giusta reattività e cattiveria agonistica: «Dobbiamo arrivare primi sul pallone ma non ci arriviamo». Serve una svolta in termini di intensità: «Bisogna dare di più, avere più cattiveria e correre di più».

Sebastiani ha respinto categoricamente l’alibi di chi giustifica la scarsa resa con una preparazione incompleta: «Sono passati 3 mesi, queste favolette non mi piacciono». Ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e «metterci qualcosa in più».

Il momento impone una valutazione complessiva. Il Presidente ha confermato che sono in atto «riflessioni su tutto» perché «qualcosa manca è evidente». Pur riconoscendo che mancano «giocatori importanti», l'assenza non può giustificare la mancanza di spirito. Sebastiani ha voluto difendere il tecnico, allontanando l'ombra del cambio in panchina: «Non stiamo facendo una riflessione sul mister, non sbaglia solo lui».

Riguardo alla sessione di calciomercato invernale, il Presidente ha confermato l’intenzione di intervenire: «Faremo quel che serve, a gennaio manca un mese e mezzo». Tuttavia, il cambiamento deve partire immediatamente e non può attendere i rinforzi: la squadra «dobbiamo andare in campo con un altro spirito».

Sezione: Serie B / Data: Lun 10 novembre 2025 alle 19:45
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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