La vittoria conquistata dal Vicenza contro la Giana Erminio si è rivelata più ostica del previsto, ma ha portato con sé tre punti di platino. L'allenatore biancorosso, Fabio Gallo, ha offerto in conferenza stampa un’analisi approfondita e trasparente della gara, spaziando dagli errori tattici del primo tempo al grande spirito di sacrificio della sua squadra.
Il mister ha innanzitutto risposto a chi riteneva la partita più sofferta del previsto, confermando di aver pronosticato le difficoltà. «No, io l’avevo detto ieri che sarebbe stata una partita complicata perché la Giana è una squadra che ti mette nelle condizioni di rischiare», ha spiegato Gallo. La tattica degli avversari, basata su una linea molto bassa, ha creato non pochi problemi. «Diventava difficile trovare linee di passaggio, poi noi eravamo un po’ lenti nello scorrimento della palla nel primo tempo e quindi questo ha agevolato sicuramente la loro strategia di gioco». In gare come queste, ha concluso, la qualità del gioco deve cedere il passo ad altri fattori determinanti: «Ci sono anche questo tipo di partite e bisogna vincerle con grande determinazione, grande cattiveria e con gli episodi che fanno la differenza. Sono contento perché fino alla fine i ragazzi hanno dato tutto per vincere questa partita».
La discussione si è poi concentrata sull'episodio del gol subito, dove la difesa è apparsa troppo passiva. Gallo ha svelato un siparietto avuto con il difensore Giuseppe Cuomo. «Ho parlato con Cuomo subito a fine partita: se Beppe non mi marca l’uomo è la fine (ride)!». Il tecnico ha chiarito che l'errore è derivato da un'esitazione nella marcatura. «Lui mi ha detto che ha tentennato nella scelta della marcatura tra quello che aveva dietro e quello davanti, ma il principio di gioco è l’attacco dell’uomo davanti». Senza mezzi termini, l'allenatore ha definito la rete subita come una diretta conseguenza del mancato rispetto dei dettami tattici. «È stato un nostro errore e puntualmente quando non fai le cose su cui lavori subisci gol».
Riguardo alla spinta della squadra, apparsa a tratti insufficiente, Gallo ha nuovamente distinto le due frazioni. «Nel primo tempo non ne avevano tanto perché correvamo male ed eravamo lenti quando eravamo in possesso della palla perché non trovavamo linee di passaggio». La lentezza della manovra ha finito per agevolare la strategia difensiva avversaria: «Siamo andati “in bocca” a loro che hanno fatto questa linea molto bassa creando superiorità, creando densità e quindi linee di passaggio non c’erano».
Nel secondo tempo, la prima richiesta è stata di non farsi condizionare dalle decisioni arbitrali, una distrazione che Gallo non ammette. «Poi nel secondo tempo ho chiesto intanto di non pensare all’arbitro, perché ci stavamo un po’ incastrando sulle decisioni arbitrali ed è una cosa che non tollero, ma per primo io perché anch’io ero un attimo arrabbiato con certe decisioni». L'obiettivo è unico e non negoziabile: «Noi abbiamo un obiettivo che è ottenere il massimo del risultato». La svolta è arrivata grazie al lavoro svolto in settimana: «Abbiamo fatto gol su una palla inattiva studiata in funzione di come loro si mettevano. Potevamo farlo già nel primo tempo ma hanno avuto poco coraggio. È tutto frutto del lavoro e di questi ragazzi che hanno un’anima e non mollano mai».
Proprio il gol su palla da fermo ha fornito lo spunto per una riflessione sui progressi compiuti, dopo precedenti lamentele riguardo l'inefficacia nei calci piazzati. «Abbiamo sempre lavorato purtroppo non siamo riusciti a capitalizzare altre volte, oggi invece secondo me l’abbiamo fatta proprio benissimo», ha commentato soddisfatto. Un esempio della riuscita dell'azione studiata è la previsione di un gol di Caferri, che è stata azzeccata. «Ho detto ieri che avrebbe fatto gol Caferri se avessimo avuto un po’ di coraggio e così è stato».
Ampio spazio è stato dedicato alla prova di Vescovi, il cui debutto ha generato curiosità. Gallo ha confermato la sua totale fiducia nel giovane. «Io dubbi non ne avevo il ragazzo ormai lo alleno da metà luglio, quindi so benissimo quello che poteva dare». La precedente partita infrasettimanale ha avuto un effetto benefico sul piano emotivo. «Fortunatamente c’è stata la partita di mercoledì che gli ha tolto tutta l’adrenalina, l’emozione di giocare al Menti». Nonostante abbia davanti a sé calciatori di grande spessore — «La sua sfortuna è che davanti ha tre giocatori molto bravi, quattro con Benassai, però lo sa» — Vescovi ha saputo farsi trovare pronto. «È un ragazzo che ha tenuto sempre altissimo il livello in allenamento e quando è arrivata l’occasione si è fatto trovare pronto. Quindi non mi ha sorpreso, mi ha sorpreso più mercoledì che ha patito un po’ troppa la tensione della partita».
Infine, sull'episodio del rigore reclamato, Gallo ha espresso la sua posizione senza eccessi: «Per me c’era, la palla picchia terra e poi vai nel braccio però non è stato dato, quindi pazienza».
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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