Un episodio di inaudita violenza ha scosso il calcio dilettantistico campano nella giornata di ieri, quando al termine dell'incontro di Prima Categoria tra Città di Torre del Greco e Academy Campania Puteolana, disputato presso lo stadio Liguori, si è consumata un'aggressione ai danni di Gennaro Esposito, presidente della società ospite ed ex estremo difensore della Turris.

L'incidente è avvenuto nelle fasi conclusive della partita, terminata sul punteggio di 1-1, quando un clima di crescente tensione sugli spalti ha portato a conseguenze drammatiche. Secondo quanto ricostruito, Esposito si trovava nel settore Distinti dello stadio quando è stato preso di mira da un gruppo di facinorosi che gli hanno riservato un pestaggio brutale, colpendolo ripetutamente con calci e pugni al volto.

Le conseguenze fisiche dell'aggressione sono state particolarmente gravi. Gli accertamenti medici effettuati presso l'ospedale Maresca hanno evidenziato una frattura scomposta del setto nasale, lesioni allo zigomo che hanno richiesto punti di sutura e un trauma cranico. Un quadro clinico che testimonia la violenza inaudita dell'attacco subito dal dirigente sportivo.

Nella sua ricostruzione dei fatti, la vittima ha spiegato che tutto è nato da un suo tentativo di placare gli animi. «Ero riconoscibile con la tuta della mia squadra. Ho invitato alla calma, ma si sono scagliati contro di me», ha dichiarato Esposito, descrivendo un'escalation improvvisa e incontrollabile che ha trasformato un gesto distensivo in un'occasione di violenza cieca.

La situazione era diventata talmente tesa che il direttore di gara, valutando l'impossibilità di proseguire in condizioni di sicurezza, ha deciso di sospendere anticipatamente l'incontro, una decisione drastica ma necessaria per evitare ulteriori degenerazioni.

Immediata e ferma la presa di distanza da parte della società di casa. Paolo Colombo, tecnico del Città di Torre del Greco, ha voluto chiarire la posizione del club con parole nette: «Siamo stati noi i primi a soccorrerlo. Questi episodi non ci appartengono». Una dichiarazione che sottolinea come la violenza verificatasi sia del tutto estranea ai valori della società torrese e al comportamento della sua dirigenza, che anzi ha prestato i primi soccorsi alla vittima.

Anche dal mondo istituzionale sono arrivati messaggi di vicinanza al presidente aggredito. Il sindaco di Pozzuoli, Manzoni, ha espresso solidarietà a Esposito, unendosi al coro di condanna per quanto accaduto.

Le indagini sull'episodio sono ora nelle mani della Polizia Municipale, che sta lavorando per identificare i responsabili dell'aggressione. Gli investigatori stanno acquisendo le immagini dei sistemi di videosorveglianza presenti all'interno dello stadio Liguori, materiale che potrebbe rivelarsi cruciale per ricostruire con precisione la dinamica dei fatti e riconoscere i volti dei facinorosi coinvolti. Tra gli elementi al vaglio degli inquirenti figura anche la targa di un veicolo sul quale alcune delle persone sospettate di aver preso parte al pestaggio si sarebbero allontanate dal luogo dell'aggressione.

L'episodio riaccende i riflettori su una problematica che affligge cronicamente il calcio dilettantistico italiano: la sicurezza negli impianti sportivi di dimensioni ridotte. Si tratta di strutture che, a differenza degli stadi professionistici, spesso non dispongono di adeguati sistemi di controllo, personale di sicurezza sufficiente o protocolli efficaci per la gestione dell'ordine pubblico durante le manifestazioni sportive.

Quanto accaduto a Torre del Greco rappresenta l'ennesima conferma che la violenza negli stadi non è un fenomeno limitato ai grandi palcoscenici del calcio professionistico, ma si manifesta con preoccupante frequenza anche nei campionati dilettantistici, dove la passione sportiva può degenerare in comportamenti inaccettabili quando mancano adeguate misure preventive e di contrasto.

La giornata sportiva si è così trasformata in un episodio che con lo sport non ha nulla a che vedere, un fatto di cronaca nera che sporca l'immagine del calcio dilettantistico e pone interrogativi urgenti sulla necessità di rafforzare i dispositivi di sicurezza anche nelle categorie minori, troppo spesso lasciate in una condizione di fragilità che le espone a rischi inaccettabili.

Sezione: Attualità / Data: Dom 02 novembre 2025 alle 11:15
Autore: Francesco Vigliotti
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