Marco Bernardi, direttore sportivo del Carpi, è intervenuto ai microfoni della trasmissione 'A Tutta C', diffusa da TMW Radio e Il61, offrendo una lucida e approfondita analisi sulla straordinaria prima parte di stagione della sua squadra. I biancorossi, reduci da un successo importante contro il Rimini, navigano nelle zone altissime della classifica, a quota 24 punti insieme a Ternana e Guidonia.
Il mese di novembre si è rivelato estremamente prolifico per il Carpi, con tre vittorie e una sola sconfitta di misura su quattro gare. Un filotto che ha fatto seguito a un periodo più complesso tra settembre e ottobre. Bernardi, però, ha minimizzato l'idea di una svolta improvvisa, preferendo parlare di una crescita omogenea che parte da lontano.
"Sinceramente non è cambiato nulla di particolare. Stiamo seguendo un percorso di crescita costante fin dall’inizio della stagione", ha spiegato il dirigente. A suo avviso, le flessioni del periodo precedente sono state influenzate dal calendario e da episodi sfavorevoli, mentre a novembre la squadra è stata premiata. "Il nostro cammino è stato comunque positivo anche nei mesi precedenti. Siamo contenti di questi 24 punti e del filotto recente, ma sappiamo che il campionato è equilibratissimo e ancora lunghissimo".
Bernardi ha concordato pienamente sull'estremo equilibrio che caratterizza il Girone B della Serie C, un dato che rende ogni vittoria un traguardo prezioso. Il direttore sportivo ha evidenziato come le distanze siano minime, con ben oltre dieci squadre raccolte in soli sette punti, rendendo il balzo tra zona playoff e zona pericolo un fatto di poche partite.
"Assolutamente sì. Hai detto tutto tu: in 6-7 punti ci sono più di dieci squadre. Due vittorie consecutive ti portano in zona playoff alta, due risultati negativi ti fanno scivolare appena fuori", ha confermato. Pur elogiando le tre battistrada (Arezzo, Ravenna, Ascoli) per il loro "ritmo impressionante", Bernardi ha definito la fascia media come "molto competitiva", una vera e propria fotografia di un girone difficile, popolato da "piazze importanti, stadi caldi e squadre di valore: da Livorno a San Benedetto, da Ascoli a Perugia, Arezzo… realtà che anche l’anno scorso hanno fatto la differenza fino ai playoff".
Se il Ravenna, forte di un mercato oneroso e di una proprietà solida, non può essere considerata una sorpresa per gli addetti ai lavori – "chiunque lo segua da vicino sapeva che non sarebbe stata una neopromossa 'normale'" – l'accoppiata Carpi-Guidonia rappresenta il vero colpo a effetto di questa prima parte di stagione, in piena linea con la più blasonata Ternana.
"Se lo dite voi ci fa ovviamente piacere. Noi e il Guidonia stiamo facendo qualcosa al di sopra delle aspettative iniziali, e questo premia la programmazione che portiamo avanti da due anni", ha sottolineato Bernardi con orgoglio. Questo successo prematuro, frutto di un "progetto di lunga durata" e non di scelte frettolose, è motivo di vanto e spinta per continuare a percorrere questa strada.
In vista della chiusura dell'anno e dell'avvicinarsi del mercato di gennaio, Bernardi ha espresso cautela, rifiutando l'idea di fissare obiettivi numerici prefissati. "Tabella punti no, assolutamente. La nostra forza è ragionare partita per partita", ha tagliato corto. In un campionato così incerto, "fare programmi... è inutile: la sorpresa è sempre dietro l’angolo".
La prossima sfida contro il Pontedera si preannuncia "durissima", trattandosi di una società storica ed esperta, che gioca in casa e cercherà il riscatto dopo una sconfitta. L'imperativo, quindi, è dare continuità: "muovere la classifica ogni domenica è fondamentale".
Riguardo alla sessione invernale, la linea del Carpi è chiara: nessun bisogno di rivoluzioni, ma solo possibili ritocchi. "È davvero presto. Il mercato apre il 1° gennaio e dura un mese intero... Siamo soddisfatti della rosa, è omogenea, non servono rivoluzioni. Come sempre saremo attenti: verso fine dicembre ci sederemo con mister, staff e proprietà per capire se e dove eventualmente intervenire per completare o migliorare qualcosa".
Infine, un passaggio sul sistema di video assistenza in campo (FVS), in uso da quindici giornate. Il direttore sportivo si è mostrato favorevole, inquadrando le attuali difficoltà come parte di un inevitabile percorso di adattamento. "Sono favorevole. È uno strumento nuovo, è normale che ci siano stati errori nella fase di implementazione, ma fa parte del percorso", ha concluso Bernardi, evidenziando l'obiettivo ultimo del sistema: "L’obiettivo è ridurre (non eliminare, perché è impossibile) gli episodi controversi e aumentare la correttezza delle decisioni. Penso che alla lunga aiuterà tutti: arbitri, allenatori, giocatori e spettacolo. Sono positivo".
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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