È cominciata nel migliore dei modi l’era di Peppe Mascara sulla panchina del Paternò. L'esordio del tecnico catanese ha coinciso con un successo sofferto ma meritatissimo, un 3-2 ottenuto in casa contro l’Athletic Palermo, una partita combattutissima risolta solo nel finale grazie alla rete di Camarà. Al triplice fischio, lo stadio “Falcone-Borsellino” è letteralmente esploso in una festa di gioia e liberazione per il primo passo positivo della nuova gestione.
In sala stampa, l’ex attaccante ha subito tracciato un bilancio lucido e privo di illusioni, concentrandosi più sulle prospettive future che sull'euforia del momento. Mascara ha evidenziato come, d'ora in poi, sia cruciale dimostrare la "credibilità" mantenendo gli impegni presi con la squadra.
«Adesso è il momento della credibilità — riporta La Sicilia — di mantenere ciò che è stato promesso dalla società. Io e la dirigenza ci siamo trovati d’accordo sul rinforzare la squadra non per vincere il campionato ma per vivere una stagione onorevole».
Il tecnico ha ribadito che l’intesa con la dirigenza verte sul rafforzamento dell'organico non con l'obiettivo massimo della vittoria finale, ma per assicurare una campagna sportiva dignitosa e senza patemi. Un concetto che si riflette anche sull'atteggiamento richiesto ai giocatori:
«I miei ragazzi vogliono creare una zona di confort dove nulla debba mancare, dentro e fuori dal campo».
Nonostante il poco tempo a disposizione per la preparazione, Mascara ha espresso gratitudine per l'impegno e la disponibilità immediata mostrata dai suoi uomini. La vittoria, sebbene conquistata con fatica, è la prova che le sue prime indicazioni sono state assimilate.
«Abbiamo avuto poco tempo per preparare la partita, ma alla fine siamo riusciti a vincere. Tutti hanno rispettato le consegne e messo in campo quello che avevo chiesto».
Il successo ha un valore simbolico altissimo, infondendo nuovo entusiasmo e proiettando il Paternò verso il prossimo ostacolo, l'Acireale. Mascara, tuttavia, ha già la testa al calciomercato e all'imminente rafforzamento della squadra.
«Tre o quattro giocatori sono già bloccati — ha spiegato — e spero che possano darci una mano. Non mi interessano nomi altisonanti, ma uomini che abbiano fame e senso di appartenenza».
L'allenatore cerca profili con il giusto atteggiamento, persone con "fame" e profondo "senso di appartenenza", preferendole a nomi di alto profilo ma magari meno motivati.
Un’attenzione speciale è stata riservata dal tecnico alla linea verde e alla necessità di personalità nella costruzione del gioco, sottolineando che “c’è tanto da lavorare” con i più giovani.
Tra i protagonisti in campo c'è stato il giovane Flavio Gaetano Ursino, classe 2007, autore del gol del momentaneo pareggio e di quello che ha sancito il sorpasso. Le sue parole sono state di riconoscenza per chi ha creduto in lui:
«Voglio ringraziare mister Corapi, che mi ha dato fiducia, e i miei compagni che mi hanno aiutato», ha detto al quotidiano siciliano.
La vittoria non solo fa bene alla classifica ma, come riportato, ha "fatto esplodere il Falcone-Borsellino" in un urlo liberatorio che conferma il forte legame tra la squadra e i suoi tifosi rossoblù in questo nuovo inizio.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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