La decima giornata del Campionato di Serie D, Girone E, ha lasciato l'amaro in bocca all'ambiente senese dopo il pareggio a reti bianche (0-0) contro il Prato. Nonostante il risultato finale, l'allenatore Tommaso Bellazzini si è presentato in conferenza stampa con un misto di profondo rammarico e grande orgoglio per la performance offerta dalla sua squadra. A caldo, il tecnico ha subito messo in evidenza la ratio dell'esito, individuando con chiarezza l'unico, ma decisivo, elemento mancante.
«Cosa è mancato a questo Siena? Secondo me in una delle migliori prestazioni dell'anno finora, forse un po' di lucidità sotto porta, spingere la palla dentro. Sì, questo è mancato», ha esordito Bellazzini, riassumendo perfettamente il dilemma della serata. Le sue parole tradivano una forte delusione, ma non per la manovra o l'impegno: «Sono molto dispiaciuto per i ragazzi perché hanno fatto una partita, secondo me, di uno spessore, di una personalità straordinaria, contro una squadra costruita per vincere il campionato».
L'allenatore ha poi sottolineato come la prestazione sia stata di «livello alto», ma ha ribadito la dura legge del calcio, specialmente a questi livelli: «È chiaro che in questo tipo di partite, a questo tipo di livelli, se non fai gol quando hai delle occasioni così nitide non puoi vincere questo tipo di partita». Il cruccio principale, l'unica vera fonte di rimpianto per il tecnico, risiede nel non aver finalizzato «le due tre palle gol clamorose che abbiamo avuto».
Nonostante l'esito frustrante, Bellazzini ha rivelato di essersi complimentato personalmente con i calciatori per la grande prova di carattere: «Ho detto quello che ho detto a voi, che hanno fatto una grande partita. Sono orgoglioso di loro perché credo che abbiano dimostrato ancora una volta la personalità, il coraggio di giocare con questa sicurezza, lo spirito di correre senza la palla, di andare con al novantesimo ad attaccare ad aggredire l'avversario e di mettere in piedi una prestazione io credo veramente di alto livello».
Ma da cosa dipende questa manifesta "poca lucidità sotto porta"? L'allenatore ha ammesso di non possedere «la sfera di cristallo in mano», ma ha fornito la sua diagnosi: «Credo che ci manca un po’ di cinismo, un po’ di freddezza. Chiaramente mi auguro e sono sicuro che la metteremo presto». L'urgenza, tuttavia, è palese: «Questa è una cosa che diciamo da un po’ di tempo e dobbiamo migliorare velocemente perché se vogliamo fare un campionato di un certo tipo devi fare questi gol per vincere le partite».
La Competitività della Rosa e il Ruolo del Pubblico
L'analisi si è poi spostata sull'avversario e sulla crescente competitività interna alla rosa. Sul piano tattico, Bellazzini aveva anticipato l'atteggiamento bloccato del Prato: «Me lo immaginavo, chiaramente abbiamo di fronte una squadra con giocatori di un certo livello e che hanno chiaramente messo la loro presenza fisica e fisicità in campo». Proprio per questo, ha aggiunto, il valore della performance del Siena risulta «molto alto».
Un elemento di grande positività per il futuro è rappresentato dal fatto che l'infermeria si sia «praticamente svuotata». Avere «una certa competitività all’interno della squadra sia un valore importante per cercare di fare un campionato di un certo tipo», ha affermato Bellazzini. Il recupero dei giocatori fuori rosa si rivela «estremamente importante», tanto che rispetto all'ultima gara è stata cambiata metà della formazione titolare. «Questo sta a dimostrare che tutti sono all’altezza di poter giocare dall’inizio», ha concluso sul punto.
Infine, il mister ha voluto sottolineare il rapporto con i sostenitori, visibilmente coinvolti dal bordo campo: «Penso che come ho detto forse il primo giorno che eravamo nella mia presentazione, se siamo veramente un unico elemento con il pubblico che ci dà una grande mano abbiamo più probabilità di vincere le partite, che è quello che tutti qui vogliamo a Siena». Per questo, ha cercato attivamente di coinvolgerli, riconoscendoli come un «elemento importante».
La Crescita di Mendy e l'Ottimismo per il Futuro
Interrogato sulla performance individuale di Matteo Mendy, Bellazzini ha confermato la valutazione positiva. «Matteo ha fatto una partita estremamente positiva, soprattutto in grande crescita rispetto al passato perché naturalmente veniva da un lungo infortunio che l'ha condizionato». Nonostante la buona prova, culminata con uno sprint fino al novantesimo, il tecnico vede margini ulteriori: «Credo che abbia ancora ampi margini di miglioramento e questo naturalmente è un attestato enorme di stima perché credo che possa essere un giocatore decisivo come chiaramente è stato anche oggi a tratti».
In sintesi, il quadro tracciato da Bellazzini è quello di una squadra in netta evoluzione: «Si, si, abbiamo recuperato qualche giocatore, il livello si sta livellando verso l’alto e questo sarà estremamente importante per il proseguo del campionato perché le partite sono tante e ci sarà sempre bisogno di avere i ragazzi pronti per fare le migliori partite possibili». Nonostante lo zero a zero, la conferenza ha trasmesso la certezza di un cammino intrapreso con la giusta mentalità e un organico finalmente completo.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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