Il pareggio ottenuto sul campo dell'Acireale, sebbene non rappresenti il risultato pieno auspicato, ha fornito indicazioni significative circa la rinnovata determinazione della Reggina. A farsi portavoce del momento attuale e della ritrovata mentalità è stato Nino Barillà, capitano e simbolo della squadra amaranto, intervenuto in sala stampa. Le sue dichiarazioni non lasciano spazio a interpretazioni: la strada è in salita, ma l'impegno è totale.
Barillà è andato dritto al punto, ricordando che la rosa è stata costruita con un mandato ben preciso: vincere. Per raggiungere tale scopo, è fondamentale che l'intero gruppo si assuma le proprie responsabilità, superando le difficoltà con il massimo dello sforzo. Il centrocampista ha sottolineato che la prestazione contro l'Acireale ha offerto la prova tangibile di ciò che il collettivo può realizzare quando opera all'unisono e con la giusta grinta.
«É stata fatta una squadra costruita per vincere, dobbiamo rimboccarci le maniche, oggi abbiamo dimostrato che se spingiamo tutti insieme possiamo fare le cose», ha affermato il leader amaranto, ribadendo l'obbligo di risalire rapidamente la china.
Secondo il capitano, il fattore cruciale per ritrovare stabilità e fiducia risiede nella continuità dei risultati positivi. Soltanto la raccolta costante di punti può infatti infondere quella serenità necessaria per affrontare il prosieguo del campionato. La gara appena conclusa, pur non regalando la vittoria, ha svelato una squadra intenzionata a non abdicare ai propri obiettivi, manifestando un carattere che era venuto meno.
«Abbiamo bisogno di fare più risultati possibili, perché ti aiutano a stare bene. Oggi si é vista una squadra che vuole riaprire il campionato, solo con questo atteggiamento si può puntare a riaprire il campionato, perché il nostro obiettivo resta quello di vincere», ha aggiunto Barillà, identificando la mentalità come l'unico veicolo possibile per rilanciare la corsa verso la vetta. L'obiettivo primario del club, dunque, non è mutato.
Un elemento di svolta, secondo il centrocampista, è rappresentato dall'arrivo del nuovo tecnico. L'allenatore ha saputo infondere un'aria fresca e, soprattutto, ha azzerato ogni precedente distinzione interna, stabilendo una gestione basata esclusivamente sul merito. Non esistono più voci fuori dal coro; l'unità d'intenti è totale.
«Il mister ha portato un po' di aria nuova, ha azzerato le gerarchie, non c'è uno che va controcorrente, siamo tutti sulla stessa barca», ha assicurato Barillà, evidenziando il ritrovato spirito di coesione.
Infine, il capitano ha voluto rimarcare la profonda sofferenza condivisa da lui e dagli altri ragazzi di Reggio Calabria, sottolineando il legame indissolubile con la maglia e l'ambiente. Questa responsabilità emotiva impone al gruppo un obbligo morale: riportare la squadra nella posizione che le compete. Nonostante il momento difficile, la fiducia nel superamento delle avversità è massima, a patto di perseverare nel lavoro quotidiano.
«Abbiamo l'obbligo di portare in alto la nostra squadra, siamo tanti ragazzi di Reggio e stiamo soffrendo tanto, con il lavoro sono sicuro che ne verremo fuori», ha concluso il capitano, tracciando la rotta per il futuro: testa bassa e massima dedizione per uscire dalla crisi.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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