Il pareggio in extremis ottenuto dalla Vibonese sul campo del Messina, al “Franco Scoglio”, si porta in dote non solo un punto prezioso ma anche un’enorme frustrazione per gli episodi arbitrali che, a detta del tecnico Raffaele Esposito, continuano a condizionare pesantemente il cammino dei rossoblù. L’allenatore, a fine gara, ha espresso tutta la sua amarezza, evidenziando una sequenza di errori arbitrali che hanno costretto la sua squadra a rincorrere il risultato.

«Sul gol del Messina mi è sembrato, dal campo, che il loro giocatore fosse avanti di due metri», ha tuonato Esposito, definendo la situazione come «evidente». Purtroppo, l’episodio si inserisce in una serie negativa che dura da troppo tempo: «Arriva dopo altre due gare in cui siamo stati penalizzati». Il tecnico ha ricordato che contro il Savoia era stato annullato un «gol regolare», mentre nella gara precedente con il Ragusa, non era stato concesso «un rigore clamoroso per fallo di mano». La sintesi è che la Vibonese subisce «una rete in palese posizione irregolare», episodi che, ha ribadito, «pesano sulla classifica».

Nonostante le ingiustizie subite, Esposito ha lodato la reazione dei suoi uomini, che non hanno permesso che il morale venisse intaccato. Al contrario, la squadra «ha risposto alla grande sul campo».

Analizzando la prestazione, il Mister ha messo in risalto il grande coraggio tattico mostrato, una scelta che richiede personalità: «Abbiamo giocato con grande coraggio, con la linea difensiva che abbiamo tenuto alta per scelta». Questa impostazione aggressiva era rischiosa, considerando che il Messina ha «giocatori rapidi nell’attaccare la profondità». Nonostante ciò, la difesa alta ha funzionato: gli avversari, ha sottolineato l'allenatore, «hanno creato pochissimo».

La vera prova di forza è arrivata dopo lo svantaggio: la squadra «non si è fatta condizionare dall’episodio negativo», un segnale che il tecnico reputa «fondamentale».

Esposito ha anche sottolineato l’importanza del contributo dei subentrati: «Chi è entrato lo ha fatto con il giusto atteggiamento». Questo, per lui, è la dimostrazione che il gruppo è coeso e solido, non un semplice insieme di individui: «Questo significa che non siamo solo un gruppo, ma una squadra vera». Dopo il gol subito, la reazione è stata di grande maturità: nonostante il «normale contraccolpo», i rossoblù non hanno concesso quasi nulla e sono tornati a dominare, «schiacciando il Messina nella sua area fino a trovare il pareggio».

Riguardo al futuro, il tecnico è fiducioso, benché cauto: «Fin dove possiamo arrivare non lo so». Ha ricordato l'obiettivo societario: «La società ha avviato un progetto triennale per provare a salire di categoria». In questo percorso, la squadra sta già costruendo basi solide, con prestazioni che «sono già molto avanti». La promessa è che «se continuiamo a lavorare con questa mentalità, i risultati arriveranno con maggiore continuità».

Sezione: Serie D / Data: Lun 10 novembre 2025 alle 13:15
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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