Il Foggia affonda nel momento più buio della stagione, incassando una pesante sconfitta per 3-0 sul campo del Potenza in una giornata che avrebbe meritato ben altro tributo. La trasferta lucana, infatti, cadeva a poco più di un anno dalla tragedia che costò la vita a quattro giovani tifosi rossoneri, vittime di un incidente stradale proprio al rientro da questa stessa partita. Un anniversario che la squadra di Rossi ha onorato con una prestazione al di sotto di ogni aspettativa, che getta ombre sempre più inquietanti sul prosieguo della stagione.

La partita si è indirizzata definitivamente sui binari favorevoli ai padroni di casa quando, al 29° minuto del primo tempo, Riggio ha trovato la rete del vantaggio con un preciso destro a giro che non ha lasciato scampo al portiere Borbei. Quel gol ha rappresentato non solo l'1-0, ma anche la fine di ogni ambizione ospite di strappare punti dal "Viviani". La reazione della formazione rossonera è stata praticamente inesistente: appena quattro minuti più tardi, Felippe ha raddoppiato i conti, spegnendo definitivamente le timide velleità dei satanelli.

L'unico sussulto degno di nota della squadra di Rossi era arrivato al 12° del primo tempo, quando Garofalo aveva centrato il palo, ma quella conclusione è rimasta l'unica vera occasione costruita dagli ospiti nell'intero arco della gara. Una sterilità offensiva che non ha trovato rimedio nemmeno nelle scelte tattiche del tecnico rossonero, che aveva optato per uno schieramento più propositivo schierando D'Amico come mezzala sinistra e affiancando Ilicic a Sylla in attacco. Il croato, protagonista di una buona prestazione in coppa, non è riuscito a replicarsi, ma sarebbe riduttivo attribuire le responsabilità al solo trequartista: è stata l'intera squadra a demeritare collettivamente.

La ripresa ha rappresentato, se possibile, uno scenario ancora più desolante. Il Potenza ha gestito il doppio vantaggio con estrema tranquillità, facilitato dall'inconsistenza offensiva di un Foggia mai capace di rendersi pericoloso. Al 34° della seconda frazione è arrivato anche il tris lucano, firmato da Bruschi con un elegante destro a giro sul secondo palo, appena tre minuti dopo il suo ingresso in campo. Una rete che ha certificato la totale impotenza degli ospiti e ha suggellato una serata da dimenticare per il club pugliese.

Oltre al risultato, ciò che preoccupa maggiormente è l'atteggiamento mostrato dalla squadra, soprattutto nella seconda parte della gara. Una prestazione terribilmente rinunciataria, priva di carattere e di reazione, che solleva interrogativi importanti in vista dei prossimi impegni. Il calendario non concede sconti: domenica prossima allo "Zaccheria" arriverà il Benevento, e servirà una squadra completamente diversa per evitare un'ulteriore débâcle davanti al proprio pubblico.

Sul fronte opposto, invece, grande festa per il Potenza e soprattutto per il tecnico De Giorgio, la cui permanenza sulla panchina lucana era stata messa in forte discussione nei giorni precedenti. La società aveva deciso di esonerarlo, salvo poi fare un clamoroso dietrofront dopo la presa di posizione del gruppo squadra, compatto nel sostenere il proprio allenatore. La vittoria contro il Foggia rappresenta quindi una doppia liberazione per De Giorgio e per l'ambiente rossoblù, che può tirare un sospiro di sollievo e guardare con maggiore fiducia al prosieguo del campionato.

Per il Foggia, invece, la crisi si acuisce in maniera preoccupante. I numeri parlano chiaro: tre reti subite, nessuna realizzata, e una prestazione complessiva che non lascia intravedere spiragli di luce. La classifica comincia a farsi preoccupante e la squadra sembra aver smarrito certezze e identità. Rossi è chiamato a un'inversione di rotta immediata, a ritrovare quella compattezza e quello spirito che nelle ultime settimane sono completamente venuti meno.

La sconfitta di Potenza lascia quindi strascichi pesantissimi nell'ambiente rossonero. Non solo per il risultato e per la prestazione, ma anche per il significato simbolico di questa partita, che avrebbe dovuto rappresentare un momento di raccoglimento e di unità attorno alla memoria dei quattro giovani tifosi scomparsi. Invece, il Foggia ha offerto la peggiore versione di sé, in una serata che difficilmente verrà dimenticata dai tifosi accorsi in Basilicata per sostenere la propria squadra.

Il campionato non aspetta e le prossime settimane saranno decisive per capire se questa squadra avrà la forza di reagire o se la stagione è destinata a trasformarsi in un calvario. L'appuntamento con il Benevento rappresenta già un crocevia fondamentale: serve un cambio di passo netto, serve ritrovare orgoglio e determinazione. Altrimenti, la crisi del Foggia rischia di trasformarsi in qualcosa di ancora più serio e difficile da gestire.

il tabellino

Potenza-Foggia 3-0

Potenza (4-3-3): Alastra; Riggio (39'st Maisto), Bura, Bachini, Balzano; De Marco (23'st Siatounis), Felippe (31'st Bruschi), Erradi; Petrungaro, Anatriello, D’Auria (31'st Ghisolfi). A disposizione: Cucchietti, Guiotto, Mazzeo, Schimmenti, Novella, Selleri, Gabriele. Allenatore: De Giorgio

Foggia (3-4-2-1): Borbei; Buttaro (29'st Olivieri), Morelli, Rizzo; Morelli (29'st Winkelmann), Garofalo, Byar, D’Amico (17'st Agnelli), Panico; Sylla, Ilicic (1'st Fossati). A disposizione: Perucchini, Magro, Felicioli, Bevilacqua, Oliva, Castaldi, Pazienza, Pellegrino. Allenatore: Rossi

Arbitro: Iacobellis di Pisa

Assistenti: Marchese di Napoli – Ingenito di Piombino

Quarto ufficiale: Maresca di Napoli

Operatore Fvs: La Regina di Battipaglia

Marcatori: 29'pt Riggio (P), 33'pt Felippe (P), 34'st Bruschi (P)

Ammoniti: Anatriello (P), D'Amico (F), De Marco (P), Buttaro (F), Sylla (F), Agnelli (F), Panico (F)

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Sezione: Serie C / Data: Dom 02 novembre 2025 alle 20:36
Autore: Francesco Vigliotti
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