La Reggina incappa in una sconfitta interna per 0-1 contro la capolista Nuova Igea Virtus nella decima giornata del campionato di Serie D, Girone I. La gara del “Granillo” non solo ha confermato le profonde difficoltà degli amaranto, incapaci di dare seguito al successo esterno ottenuto a Sancataldo, ma è stata anche teatro di una durissima contestazione della tifoseria organizzata nei confronti della società.

Prima ancora del fischio d'inizio, l'attenzione si è focalizzata sugli spalti, dove la Curva Sud ha messo in atto una plateale protesta. Uno striscione eloquente ha sintetizzato il malcontento del tifo, rispondendo direttamente alle recenti dichiarazioni del tecnico Alfio Torrisi:

«Mister: chiede ai tifosi di sostenere la squadra… Noi: sosteniamo la maglia perché è nostra… Voi: quando vi prenderete le vostre responsabilità? Società: non degna di rappresentare la nostra città».

Un messaggio chiaro che ha evidenziato la frattura ormai incolmabile tra la piazza e la dirigenza amaranto, con i tifosi che sostengono unicamente i colori e la maglia, ma non la gestione societaria.

Sul rettangolo verde, la squadra ha mostrato gli stessi problemi di manovra che l'hanno afflitta nelle scorse settimane. Il primo tempo è stato caratterizzato da una circolazione di palla lenta e prevedibile, che non è riuscita a innescare gli esterni né a creare superiorità numerica.

La Nuova Igea Virtus ha concesso pochissimo, difendendosi con ordine, ma si è resa pericolosa al 37', quando un preciso cross di Squillace ha trovato la testa di Joao Pedro, la cui deviazione è terminata di poco a lato. La Reggina ha replicato al 42': una combinazione tra Montalto e Mungo ha portato quest'ultimo a verticalizzare per Di Grazia, il quale, sfondato sulla sinistra, ha calciato con potenza, trovando però la pronta risposta del portiere ospite che ha deviato in angolo con un ottimo intervento.

Durante la prima frazione, il tecnico Torrisi è apparso visibilmente nervoso in panchina, richiamando a gran voce i suoi a un cambio di passo. Gli amaranto sono rientrati negli spogliatoi con l'obbligo di aumentare il ritmo e la qualità delle giocate per sbloccare una partita che, nei primi 45 minuti, aveva premiato la solidità tattica della capolista.

La ripresa al Granillo è iniziata senza modifiche all'undici iniziale da parte di mister Torrisi. Al 48', Di Grazia, servito da Palumbo, ha crossato teso sul secondo palo, ma Grillo non è riuscito ad arrivare in tempo per una deviazione vincente di testa. Al 55’, Torrisi è stato costretto alla prima sostituzione: Palumbo è uscito per un problema fisico, lasciando il posto a Rosario Girasole.

Poi, al 61° minuto, è arrivato l'episodio che ha deciso la gara e ha fatto esplodere la crisi amaranto. Lagonigro ha tentato un rinvio corto dalla difesa, servendo involontariamente Cicirello al limite dell'area. L'attaccante dell'Igea ha ringraziato, non ha sbagliato e ha insaccato la palla in rete per lo 0-1 in favore degli ospiti.

La Reggina ha accusato il colpo, faticando a trovare lucidità e ritmo negli ultimi minuti. La manovra è rimasta imprecisa e prevedibile, con poche idee e molta confusione. Negli ultimi quindici minuti, la Curva Sud ha scelto il silenzio totale come ulteriore forma di protesta, spegnendo cori e bandiere in segno di profonda disapprovazione verso la società.

Al triplice fischio finale, il clima al Granillo è stato di gelo e profonda amarezza: la squadra amaranto, apparsa fragile mentalmente e molto lontana dagli obiettivi prefissati a inizio stagione, ha lasciato il campo tra contestazione e delusione generale.

Sezione: Serie D / Data: Dom 02 novembre 2025 alle 20:25
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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