Terremoto Vibonese! Sconfitta, silenzio stampa e rivoluzione totale: dopo Lagzir, ai saluti anche i cannonieri?

La sconfitta interna contro la Nuova Igea Virtus, maturata con una prestazione opaca e, ironia della sorte, grazie a un’autorete, ha aperto ufficialmente la fase più critica della stagione per la Vibonese. Il club rossoblù non solo ha sprecato l’ennesima opportunità per rimanere ancorato alle posizioni di vertice della classifica, ma si trova oggi al centro di un vortice di risultati negativi, tensioni interne e decisioni drastiche che, come evidenziato in un articolo pubblicato da ViboSport, rischiano di stravolgere radicalmente il volto della squadra.

La scelta che divide: il muro del silenzio stampa

Subito dopo il passo falso incassato sul campo del Luigi Razza, la società ha optato per una misura estrema: il silenzio stampa esteso a squadra e staff tecnico. Ufficialmente, la decisione è motivata dalla volontà di garantire "la massima concentrazione" in vista dei prossimi e cruciali impegni.

Questa scelta, tuttavia, giunge sullo sfondo di pesanti polemiche arbitrali. Si citano in particolare due episodi contestati: un calcio di rigore giudicato "solare" e negato alla Vibonese nella gara di ieri, e un penalty fischiato contro i calabresi nel turno precedente, in occasione del match contro il Castrum Favara, ritenuto "inesistente". La società sceglie di chiudersi, mentre le decisioni arbitrali continuano ad alimentare le frustrazioni.

Mercato: Lagzir è già un ex, Balla e Musi sulla porta

La rivoluzione all’interno della rosa è già entrata nel vivo. Lagzir, che era arrivato in estate con l’ambizione di diventare il faro tecnico del gioco, ha già lasciato la Vibonese. Il suo acquisto era stato accolto come un colpo capace di alzare la qualità complessiva, ma, come riporta la testata sportiva, il campo ha raccontato una storia diversa: il suo contributo è stato praticamente nullo e l'addio è risultato inevitabile.

Secondo indiscrezioni sempre più insistenti, altri due giocatori potrebbero seguirlo in rapida successione. Si parla di Basmir Balla, il cui addio sarebbe ormai vicino alla rescissione contrattuale, con una probabile destinazione in un club pugliese. Ancora più clamorosa è l’ipotesi che riguarda Musi Hernandez: finora uno dei cannonieri più incisivi di questo avvio di stagione, l’attaccante sarebbe ormai considerato non più centrale nel nuovo progetto tecnico e potrebbe essere sacrificato.

Infortuni e incognite: il caso Castillo preoccupa

A complicare un quadro già teso, si aggiunge la tegola infortunio. Wilker Castillo, l'esterno offensivo che si era infortunato due settimane fa, ha svolto gli esami strumentali di rito, e il responso giunto ai rossoblù non è affatto incoraggiante.

Il rischio, infatti, è che lo stop possa protrarsi per mesi, con un rientro previsto addirittura a campionato inoltrato. Per una squadra che già fatica a trovare ampiezza e profondità di manovra, la perdita di un giocatore del calibro di Castillo complica ulteriormente la ricerca di soluzioni tattiche.

Panchina: solo rumori di fondo, ma l'aria è pesante

Tra gli incastri di mercato, gli infortuni e il silenzio stampa, non potevano mancare le voci riguardanti la guida tecnica. Sono circolate, infatti, indiscrezioni sul possibile addio dell’attuale tecnico Raffaele Esposito e su un presunto interesse verso l’allenatore Claudio Morelli.

Al momento, tuttavia, si tratta esclusivamente di "rumori di fondo": non esiste alcun riscontro concreto, né tra gli addetti ai lavori né in ambiente societario. L’aria resta indubbiamente pesante, ma non ci sono segnali che preannuncino un imminente ribaltone in panchina.

La Vibonese a un bivio: crollano i big

Il ko contro la Nuova Igea ha mostrato tutte le fragilità della squadra, apparsa nervosa, poco lucida e incapace di reagire alla pressione. L'analisi evidenzia un generale crollo dei giocatori di maggiore spessore, con le prestazioni di Caiazza e Dick che vengono citate come le uniche note positive.

Le prossime ore saranno decisive per comprendere l’identità della "nuova Vibonese", quella che nascerà dalle cessioni, dai cambiamenti tattici e dalle scelte definitive della dirigenza. Il futuro è un’enorme incognita, ma una cosa è certa: la Vibonese è a un bivio e non può più permettersi di sbagliare.